Studenti in Piazza

“Siamo in piazza per far rispettare i nostri diritti: il diritto allo studio, per un’edilizia scolastica migliore, per il caro libro, perché il costo dei libri è sempre più alto”.

 

A parlare sono Giorgio e Riccardo i rappresentanti del Liceo Scientifico Francesco Severi.

 

Al loro seguito circa 500 studenti provenienti dalle scuole di Frosinone e provincia. Questa mattina hanno invaso le strade del capoluogo per manifestare non solo per le loro esigenze del momento ma anche per ricordare gli studenti ed i professori giustiziati a Praga dai Nazisti. Era il 17 Novembre del 1939. Ci tengono a specificare che la manifestazione parte dai singoli rappresentanti d’istituto e non attraverso le associazioni studentesche.

 

Traffico bloccato su viale Mazzini e Corso della Repubblica dove sono passati per raggiungere la prefettura. “Vogliamo incontrare il prefetto e le istituzioni. Abbiamo una lista di richieste. Riguardano il miglioramento dell’edilizia scolastica, un piano di investimenti mirato con un ordine di priorità ed un più forte e migliore collegamento tra scuola e lavoro”. Ma le strutture sono ancora così fatiscenti? “Noi al Severi abbiamo un’aula di musica autogestita ci sono infiltrazioni dal bagno del piano superiore. Si tratta di acque nere che vengono dallo scarico del bagno. Praticamente l’aula è inagile da questa estate”.

Ma non sono solo questi i problemi degli studenti della provincia.

 

Tant’è che mentre un corteo raggiungeva la prefettura, un altro arrivava presso l’amministrazione provinciale.

 

Qui si lamentavano anche i collegamenti forniti dal servizio pubblico. Sotto accusa in particolare il Cotral che non riesce a collegare gli istituti del capoluogo con i diversi centri della provincia. Questo anche ad un mancato coordinamento con gli altri gestori dei servizi di trasporto pubblico.

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Commenti: 8
  • #1

    Ahah (giovedì, 17 novembre 2016 14:12)

    "ALL'ASSALTO DEL FUTURO."

    Che qualcuno dica loro che non hanno un futuro.
    Poveri ragazzi.

  • #2

    se ... (giovedì, 17 novembre 2016 14:58)

    un futuro ce lo hanno pure quei poveri cristi che attraversano il mare su un gommone, figuriamoci se non ce lo avranno pure i "nostri ragazzi" che, bene o male, un tetto sulla testa ce l'hanno.

  • #3

    Ahah (giovedì, 17 novembre 2016 15:47)

    Speriamo. Io da ottimista che ero a trent'anni, sono sprofondato invece in un pessimismo cosmico per ciò che riguarda quello che sarà il loro futuro. I loro diritti, la loro occupazione, il loro sistema sociale. Contradditemi, vi prego, ma sta andando tutto a "farfalle"...

  • #4

    un lettore (giovedì, 17 novembre 2016 20:04)

    Pienamente d'accordo con le proteste dei Studenti.

  • #5

    banana republic (giovedì, 17 novembre 2016 23:00)

    la speranza è dire la verità: il modello culturale che ha affidato la vita a questi preti e politici è fallito: dio non benedice affatto le nostre performance produttive, solo alcuni vengono premiati ma per il loro servilismo, altri, pochissimi, per la parentela.

    la speranza è che non avendo niente da perdere, a parte le catene, si cerchi un nuovo paradigma, un modo nuovo di stare insieme e di guardare al prossimo, non per quello che fa (produce) o per quello che ha ma per come celebra, nel suo modo unico, il mistero nel quale siamo immersi.


  • #6

    studiate (venerdì, 18 novembre 2016 06:50)

    andate a scuola e scioperate di pomeriggio, poi vediamo quanti siete!!!

  • #7

    °° (venerdì, 18 novembre 2016 10:37)

    X studiate
    si fa bene a parlare dall'esterno o in un bel ufficio
    comodo e riscaldato... e non in edifici a " prova di terremoto " e con i termosifoni accesi il 15 novembre .....con i libri che di anno in anno cambiano e costano ......
    con i mezzi cotral che sei fortunato quando passano ....(.e ora hanno anche cambiato il percorso per motivi di inquinamento )...

  • #8

    Asclepio (sabato, 19 novembre 2016 06:52)

    Studenti che scioperano per il prezzo dei testi scolastici sventolando bandiere simil palestinesi.......fantastico.