Mancata Approvazione Tariffe. Arriva La Diffida

Mentre i sindaci si scontrano tra loro e con Acea arriva puntuale la diffida da parte dell’autorità per l’energia.

 

Aeegsi è perentoria: senza la proposta dei sindaci resta solo l’aumento richiesto da Acea. L’ultimatum c’è tutto. 30 giorni.

 

Se i sindaci non approvano un aggiornamento della tariffa ci saranno 77 milioni di euro da pagare. Chi li paga? Sempre i cittadini, ovvio. Sbotta il presidente della provincia Pompeo: “Lo avevamo detto a luglio, in sede di Assemblea dei Sindaci, che non approvare l’aggiornamento delle tariffe - un obbligo di legge - non avrebbe significato tutelare gli utenti, ma aggiungere ai 75 milioni del periodo 2006-2011, ai 52 milioni del periodo 2012-2014, altri 77 milioni di conguagli: un vero e proprio salasso”.

 

Pompeo se la prende con i sindaci di centro destra e parla di populismo e demagogia. Nell’ultima assemblea dei sindaci infatti passò proprio la proposta del sindaco di Frosinone. La soluzione fu di non approvare alcun aumento della tariffa. Così facendo però l’autorità per l’energia dovrà decidere la tariffa solo in base alla proposta di Acea. “Non siamo di certo soddisfatti del servizio gestito da Acea, e vogliamo che funzioni a costi equi – continua Pompeo - ma per contestarlo occorre usare gli strumenti che la legge mette a disposizione, come abbiamo fatto con l’avvio della procedura di diffida ad adempiere e applicando 11 milioni di penali: provvedimenti mai adottati da nessun governo d’Ambito”.

 

In qualità di Presidente dell’Ato 5 Pompeo ha intenzione quindi di riconvocare l’Assemblea dei Sindaci per portare in discussione l’adempimento di legge: “mi auguro che prevalga la responsabilità. Responsabilità che auspico anche rispetto all’ipotesi della risoluzione contrattuale. Io non sono né a favore di Acea, né contro: sono per un servizio efficace e per la tutela dei cittadini. Sia chiaro”.

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Commenti: 4
  • #1

    Fabrizio (venerdì, 18 novembre 2016 18:21)

    ACQUA PUBBLICA forse lei scorda il significato caro presidente ho votato per un referendum dove è uscito palese che l'acqua deve essere levata ai privati ma possibile che per il bene di pochi devono rimetterci sempre i soliti. Perche non si può fare come ha fatto il sindaco di Napoli che si è ripreso la gestione dell'acqua? L'acqua non deve essere un lusso l'acqua è un bene primario, la sua acea la fa pagare come fosse oro VERGOGNATEVI tutti

  • #2

    E DAI (venerdì, 18 novembre 2016 23:39)

    SEMPRE A FARE I FROCI CON IL CULO DEGLI ALTRI

  • #3

    Pochi... maledetti e subito (sabato, 19 novembre 2016 06:32)

    Vista l'incapacità della politica di prevedere nel tempo le possibili azioni da adottare nei confronti di Acea a tutela d i cittadini, fateci pagare subito, senza gli interessi, quello che dobbiamo. Non vogliamo tornare a pagare il doppio tra un anno come è già successo perché si perdono le cause in tribunale.
    Se poi volete giocare con il c.lo degli altri quando le cose vanno male abbiate almeno il buon senso di scomparire dalla vita politica ammettendo di aver sbagliato.
    È deprimente vedervi ancora a dettare ricette di soluzioni dopo aver portato i cittadini a pagare somme ulteriori per la vostra incapacità.

  • #4

    Xxx (domenica, 20 novembre 2016 05:58)

    Ora risolve Pigliacelli tranquilli