Ciociari. Povertà e Solitudine

Sono meno le persone che si rivolgono alla Caritas. Aumenta però il numero degli italiani e dei giovani.

 

Questo in sintesi il dato che emerge attraverso i centri di ascolto della Caritas Diocesana.

 

Fotografano un leggero aumento dell’occupazione, i disoccupati passano dal 65 al 56%. Un dato che si potrebbe leggere in modo positivo se tra i più poveri non ci fossero ora più italiani. In pochi anni si è infatti passati da un 60% di stranieri ad un 65% di Italiani. La popolazione italiana insomma è più povera mentre gli stranieri senza lavoro sono tornati in patria oppure hanno quella rete di familiari che li sostiene, al contrario degli italiani, sempre più soli.

 

A rivolgersi ai centri di ascolto infatti sono perlopiù le persone sole, che non fanno parte di un nucleo familiare che in qualche modo si attiva per aiutarle. Emerge però anche un dato particolare: l’aumento dei giovani. Parliamo della fascia di età che va dai 18 ai 34 anni. In pratica coloro che hanno lasciato la famiglia d’origine ed ora si ritrovano soli e senza lavoro. Molti dei disoccupati provengono dal settore dell’edilizia.

Da qui anche il grido d’allarme del vescovo di Frosinone il quale auspica una vera politica della casa che creerebbe più lavoro e potrebbe rigenerare i centri storici sempre più abbandonati a se stessi.

 

“Gli appartamenti sfitti ci sono - Dice Monsignor Spreafico (foto a lato)  - bisognerebbe capire come fare una politica della casa. Noi non abbiamo una soluzione ma pensiamo che qualcosa si dovrà fare”.

 

Tra gli stranieri che si rivolgono alla Caritas sono perlopiù coloro che hanno fatto parte di un progetto istituzionale i quali però alla fine del percorso si ritrovano senza casa e senza lavoro. Persone che vengono messi fuori dai progetti senza che si siano integrati sia nel mondo del lavoro che nella società. In aumento anche la donne vittime di violenza che ora si rivolgono ai centri di ascolto della Caritas. La Caritas cerca di venire incontro ad ogni tipo di esigenza: di abitazione, di lavoro, di pasti. Si sta cercando anche un riparo per chi dorme all’addiaccio ed ogni notte rischia la vita con le temperature sempre più fredde.

Un grande lavoro fatto anche di raccolte alimentari presso i supermercati per cercare non solo di trovare prodotti ma anche solidarietà attiva in tutta la società.

 

Una volta a settimana arriva addirittura un tir di frutta e verdura che la diocesi di Frosinone distribuisce non solo in tutta la Ciociaria ma anche nelle province di Latina, Roma e Viterbo, da Gaeta a Velletri, a Civita Castellana.

 

Soddisfatto il responsabile della Caritas di Frosinone Marco Toti (foto sopra) che elogia il lavoro dei tanti volontari: “Per i risultati ottenuti dobbiamo ringraziare tutti coloro che lavorano presso i diversi centri. Grazie a loro siamo riusciti a raggiungere ben 2359 persone che soffrono la povertà ed il disagio”.

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