Gelo. Famiglie Senz'acqua

La Befana vien di notte con le tubature tutte rotte, con la scopa di saggina e non c’è acqua alla mattina!

 

Questo potrebbe essere il titolo ironico che dovremmo dare a questo articolo, il cui relatore ironicamente si trova nuovamente a narrare i “tradizionali” disservizi del gestore dell’acqua ACEA, già al centro di numerose polemiche e battaglie legali che vedono contrapposti i comuni con il colosso idrico.

 

Come se non bastassero le bollette a rendere salata l’acqua che beviamo, le continue segnalazioni di guasti e lo scarso approvvigionamento idrico, quest’anno ci ha messo lo zampino la Befana, che assieme a Generale Inverno ha portato un’ondata di gelo in molte zone del Sud Italia, comprese quelle della Ciociaria, che sono state duramente colpite.

 

Le tubature di molti utenti si sono congelate in più comuni, dai più piccoli, come Fiuggi e Serrone, alle città metropolitane come Tivoli e Guidonia, in alcuni casi però la colpa sarebbe proprio da imputare al gestore, come nel caso degli Altipiani di Arcinazzo, dove sembra che ACEA per “risparmiare” chiuda in determinati orari del giorno l’erogazione dell’acqua, causando il congelamento delle tubature anche a chi tiene aperto un filo del rubinetto per far scorrere la preziosa risorsa e cercare di prevenirne il gelamento.

 

Molti cittadini inviperiti hanno preso d’assalto il centralino guasti, che è arrivato al collasso e si sono registrate anche attese superiori ai 30 minuti prima di poter parlare con un operatore; ci è stato anche segnalato dagli Altipiani di Arcinazzo quanto sia difficile farsi arrivare l’acqua tramite le cisterne di ACEA, visto che il gestore dalla chiamata invia un tecnico dopo ripetuti solleciti, questi non fa altro che constatare l’assenza dell’erogazione e dopo di ciò procede ad attivare il servizio di rifornimento dei serbatoi privati.

 

Ma chi il serbatoio non lo possiede? Non resta altro che arrangiarsi con mezzi di fortuna quali taniche, bottiglie d’acqua che però non sono sufficienti a far fronte a tutte le esigenze che una famiglia media può avere.

 

Riportiamo l’esperienza di una famiglia degli Altipiani di Arcinazzo composta da due adulti e da un bimbo di un anno, che non può fare la lavatrice, non può lavare i piatti sporchi, non può scaricare l’acqua del gabinetto … “Lavarci è l’ultimo dei nostri problemi” ha dichiarato il capofamiglia che sta valutando se sporgere denuncia e che dichiara anche di aver richiesto aiuto ai Vigili del Fuoco di Fiuggi, ma di essere stato ignorato: “Per la disperazione ho provato a contattare il Comando di Fiuggi esponendogli il problema, che eravamo senza acqua da giorni e che ACEA non ci ha riforniti. Ho quindi richiesto se era possibile che si attivassero per contattare il gestore o perlomeno per fornirci assistenza visto che l’acqua è un bene vitale … tuttavia nonostante la promessa del centralinista di essere ricontattato dal Comandante, fino adesso non abbiamo avuto nemmeno una telefonata”.

 

Una situazione che sta mettendo in ginocchio molte altre famiglie, dovute anche alla siccità di quest’anno che è stato scarsamente piovoso e costringe il gestore a risparmiare sull’acqua soprattutto in quelle frazioni a scarsa densità di popolazione residente come gli Altipiani di Arcinazzo.

 

C’è anche da ribadire che però questa situazione si verifica quasi tutti gli anni a causa di tubature obsolete, interrate a pochi centimetri di profondità e che è il caso di dirlo fanno acqua da tutte le parti.

 

 

Francesco Digiorgio