ALLARME RANDAGISMO

Un mese fa il Comune di Trevi nel Lazio in concomitanza con le guardie zoofile, la ASL ed i Carabinieri, aveva coordinato una grossa operazione di accalappiamento nel territorio degli Altipiani di Arcinazzo.

 

Non è bastato. Il problema ad oggi è totalmente irrisolto ed i branchi di cani randagi continuano ad attaccare con estrema aggressività residenti ed altri animali; nello specifico un gruppo di questi si aggira nella zona del mercato ed un altro nella zona di intersezione tra la via sublacense e la provinciale per Piglio. Questi cani, sono nutriti da animalisti del luogo che di fatto non attuano nessuna custodia. Gli animali sono quindi liberi di girovagare per le strade creando intralcio alla circolazione dei veicoli o aggredendo i passanti.

 

Diverse le segnalazioni. Un uomo è stato aggredito ben due volte nella stessa mattinata mentre portava a spasso il proprio cane. Fortunatamente non ha riportato conseguenze proprio grazie all’intervento del suo animale che ha messo in  fuga i randagi. In un’altra occasione un esercente della zona ha raccontato di aver dovuto scavalcare di notte il cancello di una proprietà privata per mettersi in salvo da un branco formato da una decina di cani; Un ciclista si è invece sfogato su una pagina di facebook dedicata alla località turistica raccontando che ogni volta che transita con il suo mezzo viene inseguito.

 

Se da una parte c’è chi contesta, dall’altra ci sono alcuni animalisti (gli stessi che li nutrono) che hanno smentito categoricamente l’aggressività  degli animali. Ma se anche i cani non sono aggressivi creano comunque problemi igienico sanitari correlati alle deiezioni  e alle malattie a cui sono soggetti non essendo vaccinati. Poi c’è il rischio che qualche veicolo per evitare di investirli possa finire fuori strada o peggio investire qualche “amico a due zampe”.

 

In ogni caso i quattro comuni (Fiuggi, Arcinazzo Romano, Trevi nel Lazio e Piglio) che rappresentano la località, potrebbero attivare servizi di monitoraggio elettronico e sanzionare coloro che  abbandonano i cani.

 

Francesco Digiorgio

 

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Commenti: 5
  • #1

    Lettore (venerdì, 24 marzo 2017 11:45)

    Ei mi raccomando non fate del male a quei poveri cuccioli. Chiamate tutti gli animalisti, ci penseranno loro, se li porteranno a casa, gli daranno da bere e mangiare. Gli costruiranno una casetta e gli faranno il bagnetto. Animalisti dimostrate che le bestie siamo noi, fatevi avanti accudite con cura e passione questi poveri cuccioletti.

  • #2

    cittadino (venerdì, 24 marzo 2017 12:50)

    Una volta c'erano gli acchiappa cani che giravano e catturavano i cani portandoli al più vicino canile municipale. Se ben ricordo facevano parte di un sistema che funzionava e i cittadini erano più tranquilli anche perché vi erano all interno anche veterinari che passavano contrada x contrada e vaccinavano anche i cani che erano di proprieta' delle famiglie. Adesso fa tutto la ASL e non si capisce un cavolo e questi sono i risultati.

  • #3

    Lettore (venerdì, 24 marzo 2017)

    Anche a Frosinone ci sono randagi che girano indisturbati tra la parte alta e la parte bassa della città ma nonostante le varie segnalazioni nessuno muove un dito rimpallandosi le competenze.

  • #4

    Franco (venerdì, 24 marzo 2017 13:31)

    Purtroppo in tutti i comuni ci sono questi problemi. Prendere provvedimenti contro i cani alle amministrazioni costa soldi, prenderli contro i padroni che li lasciano incustoditi costa "voti" è così... chi c'ha la rogna se la gratta. Un paese alla deriva ormai...

  • #5

    se ... (venerdì, 24 marzo 2017 13:41)

    per questo a Frosinone ci sono un sacco di randagi in jeans e maglietta.