Ecomostro. Verso la Bonifica

Ecomostro. Verso la Bonifica

Ecomostro sta per essere abbattuto? Parliamo della discarica di via Le Lame.

 

650 mila metri cubi di rifiuti solidi urbani, corrispondenti a circa 70 mila tonnellate di materiale in buona parte mineralizzato, risalente nel tempo, in parte, anche a 20 anni fa.

 

La giunta comunale di Frosinone ha approvato la richiesta di finanziamento da proporre alla Regione Lazio e al Ministero per l’ambiente. Servono infatti dai 40 ai 60 milioni di euro per procedere alla bonifica. In parte saranno finanziati dai privati che intendono riqualificare il sito della ex discarica.

 

L’area attorno alla discarica risulterebbe contaminata, molto probabilmente dal percolato che rischia di finire all’interno del corso d’acqua, distante dall’invaso principale pochi centinaia di metri. È questo il motivo per il quale il sindaco Nicola Ottaviani ha chiesto all’ufficio tecnico di interrompere il progetto di cinturazione idraulica, in atto da circa 10 anni, che non avrebbe sortito gli effetti sperati. Si è optato per la nuova soluzione, ossia la totale eliminazione dei rifiuti presenti sull’area, con la procedura del landfill, già attuata in altre realtà similari a livello europeo.

 

Le proposte elaborate dai privati (che riceverebbero anche la possibilità di acquisire la proprietà di un’area, da riconvertire in commerciale o servizi) presuppongono, però, un impegno finanziario complessivo oscillante tra i 40 e i 60 milioni di euro.

 

Di qui la richiesta di finanziamento al ministero e alla regione. Il sito infatti sarebbe già stato inserito tra quelli di interesse nazionale. Ciò significa che la sua bonifica sarà finanziata dallo stato.

 

“Con la richiesta di finanziamento approvata dalla giunta – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – stiamo cercando di dare attuazione pratica al principio espresso dalla nostra legislazione, secondo il quale chi inquina, paga. I rifiuti presenti sul sito dell’ex discarica, infatti, provengono solo in parte dal Comune di Frosinone, mentre in dosi massicce vennero veicolati a Frosinone da mezza Italia quando, molti anni fa, altri Comuni ebbero la forza di opporsi alle decisioni romane di Regione e Ministero. In realtà, stiamo cercando semplicemente di ripristinare un equilibrio ambientale e territoriale danneggiato da altri enti per troppi anni”.

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