Il Dolore di Mamma Lucia

Il Dolore di Mamma Lucia

“Sono la mamma di Emanuele, non ERO la mamma”.

 

Così esordisce Lucia che ha preso la parola durante la messa in ricordo di suo figlio Emanuele Morganti.

 

“Voglio ringraziare Dio per avermi dato questo dono per venti anni… venti anni di immensa felicità. Vorrei fare un invito: il cuore mi dice di dire che ogni giorno dovremmo viverlo così com’è, nella felicità con i nostri figli, non solo nella materialità di ciò che diamo ma anche nella felicità di quando rientrano la sera. O la mattina quando escono…

 

Il mio invito è che non ci meravigliamo di tanti giovani che possano avere delle difficoltà, Emanuele era il primo che, bello o brutto come fosse il tempo, diceva: è così... Emanuele usciva senza ombrello e senza giubbotto quando pioveva perché diceva che anche l’acqua era una benedizione e faceva bene oltre che alla natura anche a noi”.

 

È una certezza per mamma Lucia in sintonia con l’omelia di Padre Matteo.

 

Quest’ultimo legge un passo del Vangelo quando alcuni discepoli vagano tristi per la morte di Gesù. Poi lo incontrano ma non lo riconoscono.

 

E quando lui gli chiede perché sono tristi loro rispondono che è per la morte di Cristo. Ma è proprio Gesù a consolarli dicendo che anche quella tristezza, quel dolore è necessario.

 

Un altro appello Lucia lo ha rivolto nei confronti delle mamme di “quegli uomini che hanno compiuto questo gesto”. “Mi dispiace – dice - perché a modo loro soffrono e hanno avuto un dolore grande, forse quanto il mio”. "Hanno il dolore per quello che hanno fatto i loro figli e forse sarebbe giusto pregare per il dolore di queste mamme”.

 

Non ce la fa a finire il suo discorso Lucia ma viene avvolta dagli applausi di tutta la chiesa, tutti si stringono attorno al dolore di questa madre che sta dimostrando una forza sovraumana. Un esempio per tutti.

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Commenti: 3
  • #1

    wow (domenica, 30 aprile 2017 09:27)

    Grazie per le belle parole, sei la MAMMA di tutti

  • #2

    franco (domenica, 30 aprile 2017 11:21)

    Allo stesso modo qualcun altro fu oggetto di scherno, botte e sputi, tanti anni fa. Altri, forse come questi e prima di questi, utilizzarono il danaro per denigrare. Molti di quelli si pentirono e furono anche perdonati. Questi sembra che il perdono l'abbiano già ricevuto, ora aspettiamo solo che si pentano.

  • #3

    ciociaro (giovedì, 04 maggio 2017 13:28)

    Rivolgo un appello a tutte le figure Istituzionali presenti nel territorio ciociaro, mandate subito in galera senza processo i colpevoli di quel barbaro delitto.