Tangenti. 25 Indagati

Corruzione in concorso, turbativa libertà degli incanti  e falso ideologico.  

Sono questi i reati per i quali il pubblico ministero a conclusione delle indagini preliminari ha richiesto il rinvio a giudizio per  25 persone coinvolte  in sospette tangenti che hanno riguardato la Ciociaria e l'Abruzzo relative  all'aggiudicazione  di appalti per la trasformazione dell'illuminazione pubblica con le lampade Led.

A far scattare l'inchiesta un imprenditore di Monte San Giovanni  Campano  di 42 anni (anche  lui indagato per i reati già  enunciati) che una volta dichiarato fallimento, si era recato in procura ed aveva fatto nome e cognome di chi promettendogli l'aggiudicazione delle gare di appalto, aveva intascato da lui somme ingenti.

Per non parlare dei regali che avrebbe dovuto fare a personaggi del mondo politico marsicano per ottenere favori. Ex sindaci di alcune città della Marsica e numerosi ex amministratori sarebbero finiti nella rete della procura di Avezzano per competenza. Sul registro degli indagati figura anche un altro ciociaro.

Si tratta del titolare di un mobilificio di 48 anni residente a Boville Ernica che avrebbe emesso una falsa fattura per oltre settantamila euro relativa ad operazioni inesistenti nei confronti della la società di cui l'imprenditore di Monte San Giovanni Campano ne era il titolare. I due ciociari sono difesi dagli avvocati Giuseppe Dell'Aversano e Giampiero Vellucci.