Leggiamo in... Carcere

Frosinone. Un'esperienza insolita quella vissuta da alunni ed insegnanti dell'istituto superiore Leonardo Da Vinci.

 

Sono stati protagonisti di "leggiamo insieme" un progetto realizzato in collaborazione con la casa circondariale di via Cerreto...

La collaborazione si inserisce nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro e decisamente formativa sotto diversi aspetti. Alcuni alunni, accompagnati dal vice preside Francesco Raffa e dagli insegnanti hanno avuto la possibilità di recarsi all'interno del carcere e scambiare idee con alcuni detenuti.

 

Insieme a loro anche alcuni volontari della Pastorale Diocesana e, naturalmente, i funzionari del carcere, tra cui il direttore Cocco, la capo area trattamentale Moscato e la funzionaria giuridica- pedagogica De Santis. Per l'occasione è stato presentato il libro autobiografico "Un passo alla volta" scritto dal detenuto nel carcere di Cerreto Salvatore Ventura.

 

Si tratta di un racconto dai toni molto forti, attraverso il quale gli studenti sono stati proiettati in realtà violente e drammatiche. A leggere alcune pagine del romanzo l'insegnante ed attore Amedeo Di Sora, L'incontro con alcuni detenuti del carcere ha fatto si che i ragazzi potessero toccare da vicino una realtà completamente diversa dalla loro. Senza considerare la valenza pedagogica di una lettura in carcere .

 

I proventi del libro saranno utilizzati per la ricostruzione di Amatrice, un paese duramente colpito dal terremoto. Al momento sono stati raccolti mille euro.

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Commenti: 6
  • #1

    pulp (lunedì, 31 luglio 2017 14:35)

    Da una parte i buoni e da una parte i cattivi.
    La foto rappresenta i buoni, la NON FOTO i cattivi, che non devono apparire perché sono la parte sbagliata da salvare e vengono pure male se fotografati.
    « Ognuno sta solo sul cuor della terra
    trafitto da un raggio di sole:
    ed è subito sera. »

  • #2

    cinico (lunedì, 31 luglio 2017 14:50)

    Fa tanto caldo oggi. Ma proprio tanto fratè...

  • #3

    uno (lunedì, 31 luglio 2017 17:32)

    invece di farli leggere i detenuti gli dassero picche e pala vedrai come leggono bene no gia ci donno da magna e beve gratis vuoi vedere come si fanno le strade fatte a mano

  • #4

    ??? (martedì, 01 agosto 2017 10:22)

    per il #3 : leggilo tu qualche libro, scrivi che pari 'mbriaco.

  • #5

    x il commento numero 4 (martedì, 01 agosto 2017 10:37)

    Io saro pure mbriaco come dici tu ma tu non riesci nemmeno a capire il concetto di come uno scrive e quello che volevo far capire sapientone.

  • #6

    ??? (martedì, 01 agosto 2017 10:53)

    il "concetto" lo si capisce, non ti preoccupare.
    Comunque, per quale motivo ai detenuti (non tutti pluriomicidi,ritengo) dovrebbe essere vietato leggere un libro.
    E magari, perchè no, studiare?