Aveva costruito una diga in cemento armato.
Il problema è che l’opera era in zona sismica e sottoposta a vincolo paesaggistico.
Inoltre procurava l’ostruzione del flusso delle acque pubbliche di un rio attiguo, alterandone gli argini.
Non solo. Al fine di sottrarre l’acqua pubblica del corso d’acqua, aveva collocato una pompa di aspirazione sull’argine dell’invaso abusivamente realizzato. Protagonista della vicenda un imprenditore di Roccasecca. Il 47enne originario dell’area campana è il rappresentante legale di un’azienda agricola del posto.
Le verifiche svolte dai carabinieri, suffragati anche da un sopralluogo eseguito congiuntamente a personale dell’Arpa Lazio, hanno consentito di accertare che l’uomo aveva realizzato le opere a beneficio della propria azienda ma senza le prescritte autorizzazioni.
Per questo i carabinieri lo hanno denunciato per “furto aggravato continuato; deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi e reati in materia edilizia”.
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Mm (mercoledì, 23 agosto 2017 19:38)
Se qualcuno controllasse i vari abusi edilizi.......ma chi dovrebbe occuparsene?
? (giovedì, 24 agosto 2017 07:00)
Se qualcuno controllasse quello che succede dentro le abilitazioni di quelli che denunciano gli altri di abusi edilizi chissà che non si trovi qualcosa anche contro questi.
"Chi e' senza peccato scagli la prima pietra."