Truffa All'Inps

Un sistema di percezione indebita dell’assegno sociale.

 

È quanto ha scoperto al guardia di finanza che ha denunciato 370 persone. 

 

La truffa era relativa ad un emolumento corrisposto all’I.N.P.S. per tredici mensilità (circa € 450 al mese).

La somma spetta ai cittadini italiani, comunitari, extracomunitari (titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo), rifugiati politici ed apolidi. Perché sia concesso però necessita che abbiano compiuto 65 anni, siano residenti effettivamente ed abitualmente in Italia; abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale, si trovino in condizioni economiche disagiate.

 

Le attività sono state condotte sull’intero territorio nazionale e hanno consentito di individuare centinaia di cittadini, sia italiani che stranieri che, dopo l’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero ovvero erano stati sempre effettivamente domiciliati “oltre confine”. Questi continuavano a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su c/c oppure ritornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello.

 

I Truffatori Ciociari. Tra le persone denunciate una coppia di coniugi italiani residente nel frusinate, rispettivamente di 73 e 72 anni. Questi dopo il trasferimento definitivo all’estero hanno continuato a percepire l’assegno sociale per complessivi 55.000 euro.

 

La guardia di finanza ha scoperto anche una donna di 75 anni, di origine polacca, fittiziamente residente nella provincia di Frosinone. Questa, in accordo con un italiano, suo ex datore di lavoro, ha potuto beneficiare illegittimamente di 50.000 euro, elargiti a suo favore dall’Ente su un conto corrente cointestato con il complice e movimentati verso l’estero tramite il sistema dei “money trasfer”.

 

L’Inps ha immediatamente provveduto alla sospensione o alla revoca dei pagamenti ancora in essere, procedendo all’avvio del recupero di quanto indebitamente percepito. La sospensione/revoca dei pagamenti consentirà all’Istituto previdenziale un concreto risparmio annuo pari ad oltre 2,6milioni di euro.

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