Richiesta di revoca della potestà genitoriale per Durac Miliard.
L'albanese di 30 anni è il padre dei bambini di Gloria Pompili, massacrata di botte nell'agosto scorso e rinvenuta cadavere sul ciglio della Monti Lepini in territorio di Prossedi.
La procura presso il tribunale
dei minorenni di Roma ha ritenuto l'uomo non idoneo all'affido in quanto i suoi trascorsi penali e l'ambiente in cui vive non potrebbero consentire ai bambini di crescere serenamente. Lo straniero, ricordiamo, si trova ancora detenuto presso il carcere di Frosinone a causa di reati molto gravi.
Ma il prossimo febbraio la sua pena detentiva sarà finita e quindi potrà chiedere di poter tenere con sè i piccini. Intanto il 24 ottobre prossimo il giudice dovrà pronunciarsi in merito alla richiesta di affidamento presentata dalla nonna materna.
Don Ermanno D'Onofrio, il prete che conosceva la vittima di questo femminicidio fin da piccola, si sarebbe impegnato a seguire i bambini nel loro percorso educativo e psicologico. La mamma di Gloria spera tanto che i giudici possano farle riabbracciare i suoi nipotini che al momento si trovano in una casa famiglia di Cassino.
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Roberta (giovedì, 28 settembre 2017 15:06)
Xke scrivete cazzate se non sapete
Attilio (giovedì, 28 settembre 2017 15:28)
Qualcosa devono pure scrivere. Sia misericordiosa ed abbia compassione signora Roberta...
La redazione (giovedì, 28 settembre 2017 15:54)
Cara Signora Roberta e Signor Attilio, tutti coloro che scrivono su queste pagine sono dei giornalisti iscritti all'ordine e fanno questo mestiere da anni, (decine di anni, per alcuni di noi). Non scriviamo "cazzate" come dice lei. Ogni cosa è verificata. Se scriviamo è perchè "sappiamo". Perchè parliamo con gli avvocati, con i giudici, con la Polizia, Carabinieri, testimoni degli eventi di cronaca e a volte lo siamo noi stessi, testimoni, perchè siamo presenti sui luoghi dove gli eventi accadono. Lei, signora Roberta, sa qualcosa di più? Bene. Ci scriva presso la nostra mail (frosinonewebtv@gmail.com) e, come facciamo sempre, verificheremo quanto lei ci dirà. Solo in caso di riscontro pubblichiamo. Ognuno dei nostri lettori può dare il suo contributo alla notizia. Chiediamo solo rispetto per il mestiere che facciamo sempre con serietà ed onestà. Caro signor Attilio, Noi non dobbiamo per forza scrivere qualcosa. Non abbiamo il problema di dover "riempire" il giornale. Se c'è la notizia, scriviamo. Lo dimostra il fatto che le nostre news sono sempre centellinate, al contrario di altri che scrivono qualsiasi cosa arrivi in redazione.