Hacker informatici nel mirino della Guardia di Finanza.
Revocata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giampiero Di Palma e Peter Palladini, i due frusinati accusati di aver infettato numerosi pc a scopo di lucro.
Nell'ordinanza emanata dalla
dottoressa Ida Logoluso, titolare dell'inchiesta, il magistrato ha sostenuto che gli indizi raccolti erano carenti dal punto di vista documentale. I due erano stati accusati di associazione a delinquere, autoriciclaggio, frode e sostituzione di persona. Oltre a loro altre cinque persone erano state iscritte sul registro degli indagati.
I due informatici, difesi dall'avvocato Angelo Pincivero, avevano sempre sostenuto di essere estranei alla vicenda relativa agli hacker informatici. Nello specifico erano stati accusati di aver infettato numerosi pc per poterli poi "purificare" attraverso la vendita dei bitcoin (la moneta eletronica).
I due avevano però sostenuto di essersi limitati a vendere bitcoin attraverso un sito web autorizzato per il commercio della moneta elettronica. Adesso la procura dovrà procedere ad ulteriori accertamenti.
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