Per ben tre giorni ogni mese si assentava dal lavoro a causa della sua gastroenterite.
Quella sua patologia che affiorava sempre e sistematicamente ogni trenta giorni, aveva cominciato ad insospettire la dirigenza.
Questa aveva quindi chiesto al medico di base che gli
aveva firmato di certificati, se realmente l'operaio, 31 anni di Fiuggi, soffriva di quella patologia. Ed era stato proprio il medico curante a far emergere l'amara verità. Lui, non gli aveva mai firmato alcun certificato, dunque quei fogli di carta bianca intestata, gli erano stati sicuramente trafugati. Il suo paziente scoppiava di salute.
A quel punto i datori di lavoro (l'uomo svolgeva attività lavorativa in una azienda dell'hinterland frusinate) hanno fatto scattare la denuncia per il reato di falso. L'operaio, difeso dall'avvocato Giuseppe Lo Vecchio è stato rinviato a giudizio.
Per la cronaca va detto che l'imputato ha sostenuto di soffrire proprio di gastroenterite. Ma l'autocertificazione in questi casi non basta.
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un lettore (domenica, 08 ottobre 2017 07:38)
e sicuramente una diagnosi errata non e gastroenterite ma una paraculite cronica questa volta il medico ha emesso la diagnosi esatta. c e tanta gente disoccupata che non ha un lavoro e chi e chi lo ha fa queste cose. LICENZIATELO e basta
CIAO (giovedì, 12 ottobre 2017 12:51)
Ma una bella visita fiscale non è possibile??