Il Paziente Muore. Medici Indagati

Muore in ospedale in circostanze misteriose, i familiari si affidano all'avvocato e chiedono alla Procura la riesumazione della salma.

 

Proprio da questo esame Il medico legale ha scoperto che Roberto Assolti, 58 anni, era morto a causa di

una emorragia interna che non era stata diagnosticata e dunque curata.  I fatti risalgono all'autunno scorso, quando l'uomo, che viveva in una casa di cura a causa di problemi psichici, aveva cominciato a dimagrire repentinamente.

 

Nel giro di poco tempo aveva perso oltre venti chili. Così i familiari avevano chiesto alla direzione della struttura psichiatrica di poterlo far ricoverare in ospedale per far si che il loro parente venisse sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. L'uomo era stato ricoverato presso il "San Benedetto" di Alatri.

 

Dopo dieci giorni di degenza era stato dimesso con la diagnosi di una forte anemia che era stata curata con i farmaci e con una appropriata alimentazione. Ma subito dopo le dimissioni il paziente che sembrava si fosse ripreso un poco, aveva cominciato di nuovo a peggiorare.

 

A quel punto era stato ricoverato un'altra volta all'ospedale di Alatri. Ma dopo tre giorni di degenza era entrato in coma soporoso ed era morto. Da qui la richiesta dei familiari di conoscere la causa di quel decesso.

 

L'inchiesta avviata dalla procura ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati di otto medici del nosocomio "San Benedetto" con l'ipotesi di reato di omicidio colposo in quanto non avrebbero diagnosticato per tempo un'ulcera gastrica che aveva portato in seguito alla emorragia interna.

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