15 Medici Indagati

Per agevolare i loro pazienti al pronto soccorso ed evitare loro file estenuanti avrebbero falsificato il codice di accesso.

 

In pratica anche se avevano ferite lievi (codice verde) risultavano in gravi condizioni (codice rosso).

Questa l'accusa mossa nei confronti di quindici medici dell'ospedale di Frosinone al momento indagati per l’ipotesi di reato di peculato e falso. La vicenda che ha portato i carabinieri del Nas di Latina ad effettuare gli accertamenti del caso risale agli anni 2012- 2014.

 

Tutto era nato da un esposto anonimo presentato in procura che evidenziava al pronto soccorso di Frosinone numerose anomalie. Nella missiva lo scrivente lamentava le ore trascorse davanti alla sala d’attesa del pronto soccorso.

 

Inammissibile che per essere visitati i pazienti dovevano trascorrere in sala d'aspetto dalle quattro alle cinque ore mentre c'era chi nonostante non corresse pericolo di visita veniva subito trattato e monitorato. Per questo motivo i militari del Nucleo Antisofisticazioni di Latina avevano iniziato ad indagare sulla vicenda.

 

E proprio dagli accertamenti era emerso che numerosi pazienti che all’accettazione erano stati classificati con un codice verde come per incanto il loro codice si trasformava in colore rosso.

 

Secondo gli elementi acquisiti dalla procura queste visite così <celeri> venivano manovrate da alcuni dottori che seguivano privatamente i pazienti nei loro studi e che una volta al pronto soccorso li agevolavano falsificando il loro stato di salute. Nei giorni scorsi c'è stata la conclusione delle indagini preliminari.

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Commenti: 4
  • #1

    Complimenti... (domenica, 11 febbraio 2018 12:45)

    ... vivissimi!!!

  • #2

    CITTADINO (lunedì, 12 febbraio 2018)

    SIAMO ALLE SOLITE STORIE VECCHIE MA CHE VI INVENTATE E STATO E SARA SEMPRE COSI

  • #3

    franco (lunedì, 12 febbraio 2018 08:25)

    Quando si creano le condizioni per fare in modo che simili comportamenti possono verificarsi tutto diventa conseguenza.
    Facciano in modo di creare un pronto soccorso diverso e nessuno di questi comportamenti si potrà mai verificare. Eliminiamo il
    malaffare alla radice invece di crearlo.

  • #4

    non vero (lunedì, 12 febbraio 2018 13:05)

    mannaia la pupazza che notizia, ma davvero succede una cosa del genere al pronto soccorso? no non ci credo. Ma non è che per entrare in reparto per esempio occorre essere sotto cura da un dottore che lavora in quel preciso reparto? no non ci posso credere, ma io dove caspita vivo, pensavo che la sanità pubblica fosse una cosa a disposizione del cittadino dove tutto è regolamentato. Ma allora scusate, anche per avere una lastra, una risonanza, un elettrocardiogramma, una mammografia etc occorre conoscere qualcuno? no non ditemi così, io non sapevo di tutto questo, no non è vero.