Armando. Trovato il Corpo

È stato ritrovato a Lenola il corpo di Armando Capirchio.

 

L’uomo era scomparso da Vallecorsa dal 23 ottobre 2017.

 

Dopo circa un mese di vane ricerche tra le montagne dove l’allevatore aveva gli animali i carabinieri si sono concentrati sull’ipotesi dell’omicidio.

 

I Riscontri sulle tracce di sangue anche nell’auto di quello che dagli inquirenti è ritenuto l’omicida: Michele Cialei (In foto) il suo vicino.

 

Il movente. Tra loro non era mai corso buon sangue.

 

Molti i litigi tra i due anche molto violenti. Poi le indagini hanno coinvolto anche il figlio di Cialei: Non poteva aver fatto tutto da solo.

 

Tanto è vero che sull’omicidio è indagata anche una terza persona. In tutto il sistema accusatorio mancava però il corpo.

Armando Capirchio (in foto) è stato ritrovato dai carabinieri in montagna isolata nel territorio di Lenola. Era stato fatto a pezzi e messo dentro due bustoni di plastica.

 

A rintracciarlo i carabinieri del comando provinciale insieme al gruppo di speleologi del soccorso alpino.

 

Sul posto stanno arrivando adesso anche i carabinieri del Ris ed un elicottero dei Forestali.

I carabinieri sapevano che Armando Capirchio era stato ucciso.

 

Hanno ritrovato le tracce del suo sangue sia nel terreno in territorio di Vallecorsa, dove presumibilmente è stato commesso l’omicidio, sia nell’auto di Michele Cialei.

 

Il corpo doveva essere stato nascosto da qualche parte ma doveva essere trovato. Così dal comando provinciale è stato richiesto tutto il personale altamente specializzato nelle arrampicate/discese alpinistiche.

 

Specifiche attività di ricerca sono state quindi effettuate nella sfera territoriale compresa tra Vallecorsa e Lenola, in particolare con battute ed ispezioni di insenature naturali, dirupi, precipizi e cavità carsiche, situate nel versante Pontino.

 

Da questa mattina, per tale attività, è stato impiegato personale del Comando Provinciale, congiuntamente ai Carabinieri Forestali del Gruppo di Frosinone ed un elicottero del Nucleo Carabinieri di Pratica di Mare.

 

Presente anche personale del Comando Provinciale dei vigili del fuoco, del C.A.I. di Frosinone, coadiuvati anche da volontari del luogo e conoscitori della zona montuosa. Non è stato tralasciato un solo centimetro e alla fine il corpo è venuto fuori.

Era stato fatto a pezzi. Inserito in due sacche e gettato in un dirupo  (foto a lato) in modo da non poter essere trovato.

 

Ma gli speleologi sono arrivati la dove forse nessuno sarebbe riuscito ad arrivare. Ora non restano che gli esami da effettuare su quel che è rimasto del corpo.

 

Da li potrebbero uscire ulteriori prove per inchiodare definitivamente l’omicida alle sue responsabilità.

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