Capirchio. C'è il Dna del Complice

Omicidio Capirchio, sul presunto luogo del delitto sarebbe stato raccolto dai carabinieri del Ris un Dna diverso da quello di Michele Cialei.

 

Da alcune indiscrezioni trapelate sembra che su

queste tracce gli investigatori ci stiano lavorando già da due mesi. Secondo gli inquirenti qualcuno avrebbero aiutato l’omicida a caricare il corpo sulla sua vettura ed a trasportarlo poi in località Ambrifi in territorio di Lenola.

 

Sempre da informazioni raccolte sembra che la pista che si sta seguendo porti ad un parente stretto del pastore arrestato. Al momento però l’unico iscritto sul registro degli indagati resta il figlio del pastore finito in manette.

 

Inutile dire che con il rinvenimento del corpo la posizione di Michele Cialei si aggrava notevolmente in quanto non solo sarebbe stata trovata quella che viene definita la prova regina ma l'uomo, difeso dagli avvocati Camillo Irace e Gianpiero Vellucci non avrebbe nemmeno collaborato alla ricerca del cadavere che come si ricorderà è stato trovato a cinque mesi di distanza dalla sparizione fatto a pezzi e chiuso in due sacchi di juta.

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