La Battaglia delle Nazioni

Tende, stendardi, spade, lance.

 

Veri e propri cavalieri che si affrontano a singolar tenzone.

 

Armi affilate e duelli reali.

 

Sembra di essere tornati indietro di secoli.

È la battaglia delle nazioni, ossia Battle of Nations. I cavalieri medievali di quasi tutte le nazioni europee si sfidano all’antica maniera. La manifestazione è nata quasi dieci anni fa in Russia. Il primo scontro nella maestosa fortezza ucraina di Khotyn (foto sotto).

In quel caso si affrontarono le squadre di quattro paesi: Russia, Ucraina, Bielorussia e Polonia.

 

L’anno successivo sette nazioni coinvolte. Gli scontri a Varsavia in Polonia, poi nella città fortificata di Aigues-Mortes in Francia.

 

Nel 2014 fu il turno della Croazia a Trogir nella fortezza del Kamerlengo con 27 nazioni, dove incominciarono anche a comparire le prime squadre femminili.

A Praga fu progettata un’arena sul modello del Colosseo.

 

L’anno scorso la scenografia è stata fornita dall’Arena Monumental di Barcellona (foto a sx): 32 nazioni e 800 combattenti che hanno tenuto incollato allo schermo del web 1 milione e 300mila spettatori da tutto il mondo.

 

Ora è la volta dell’Italia.

La sede scelta il castello di Santa Severa nel comune di Santa Marinella (foto a dx).

 

La località è già stata invasa da un migliaio di cavalieri con tanto di armature, lance e spade. 35 le nazioni coinvolte.

 

Gli scontri potranno avvenire a singolar tenzone o a squadre di oltre 21 combattenti che se le daranno di santa ragione con vere armi medievali e spirito combattivo.

L'italia è stato uno degli ultimi paesi europei ad aderire.

 

Proprio perchè gli scontri sono reali ed è possibile che qualcuno si ferisca davvero.

 

Uno spettacolo davvero unico e mai visto tra polvere e scintille, urla adrenaliniche...

 

Le battaglie sono già iniziate e si chiuderanno domenica 6 maggio. Per gli spettatori previsti punti di ristoro dove si cucinerà esclusivamente cibo dell’epoca, quindi carne arrosto e allo spiedo, carni speziate e vino servito in brocche e boccali, nel rispetto dell’antica tradizione che vuole rievocare questa meravigliosa epoca nei più piccoli dettagli.

Scrivi commento

Commenti: 0