Festival. Record di Presenze

Partenza da record per la sesta edizione del Festival nazionale ed europeo dei Conservatori di musica – città di Frosinone.

 

La serata inaugurale di sabato ha visto, infatti, la suggestiva location di piazzale Vittorio Veneto gremita da una platea

attenta e appartenente a ogni età. Ad aprire ufficialmente l’edizione 2018 del format unico in Europa, l’ingresso sul palco - ornato da maestosi drappeggi e dagli allestimenti floreali del vivaio Fontana - della spumeggiante presentatrice Mary Segneri, una delle professioniste più amate e apprezzate della Rai.

Dopo il saluto alle autorità presenti (e un toccante omaggio a Cristiano Ranalli, dipendente comunale recentemente scomparso), Mary ha illustrato alcune delle sorprese e delle novità di quest’anno, come la partecipazione di cinque gruppi Erasmus, provenienti da tutta Europa ma anche da Burkina Faso e Perù e la possibilità di aggiudicarsi i premi previsti dal concorso “RiscopriAmo il centro storico” (https://www.comune.frosinone.it/pagina349_concorso-riscopriamo-il-centro-storico.html).

 

Dopo aver ringraziato gli sponsor (Banca Popolare del Cassinate, Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, De Vizia, ElettroBlu e L’Auto), Mary ha invitato sul palco il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, seguito poi dal direttore e dal presidente del “Refice”, rispettivamente il maestro Alberto Giraldi e il prof. Domenico Celenza.

Il Prefetto Emilia Zarrilli, da poco nominata rappresentante del governo nella sede di Pistoia, ha rivolto un emozionante saluto alla platea presente (e alla provincia intera).

 

“Il Festival nazionale ed europeo dei Conservatori di musica – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – è un’iniziativa su cui la nostra amministrazione e il ‘Refice’, una delle eccellenze del nostro territorio, hanno scommesso sei anni fa.

 

Il festival è l’unica realtà a premiare il merito, il sacrificio e l’impegno dei ragazzi, che dopo aver studiato tutto l’anno si cimentano, a Frosinone, in un’esperienza importante e formativa: quella del contatto con il grande pubblico.

Grazie a loro, il nome della nostra città sarà sulla ribalta nazionale per tutto il mese di luglio, perché il nostro capoluogo, promotore di un format senza pari in tutta Europa, è divenuto nel tempo un punto di riferimento nell’ambito musicale, dando risalto ai valori racchiusi nella ciociarità e all’orgoglio che tutti noi proviamo nei confronti della nostra terra”.

 

Il maestro Giraldi ha sottolineato quanto lavoro ci sia dietro l’organizzazione della kermesse, ringraziando “tutti i colleghi e il personale del conservatorio, Marco Massimi e Daniele Palermini, nonché la professoressa Lucia Di Cecca, referente per il “Refice” dei progetti per l’internazionalizzazione: la presenza dei gruppi Erasmus costituisce un importante ponte tra il territorio e lo scenario mondiale”.

 

Il prof. Celenza ha messo in risalto come “Il festival, inoltre, rappresenti un’occasione per i giovani studenti cresciuti nei nostri conservatori e poi avviati a una carriera internazionale, di tornare a suonare in Italia”.

 

È stata poi la volta di Luca Barbarossa, attesissimo ospite d’onore dell’edizione 2018: con Mary, il cantautore romano ha parlato dei propri esordi da autodidatta.

 

“Sognavo di studiare musica, ma ho iniziato a lavorare giovanissimo: per questo, provo grande ammirazione per quanti abbiano avuto la possibilità di approfondire e formarsi in un conservatorio – ha dichiarato - Da bambino osservavo, affascinato, il passaggio di studenti e docenti nei pressi di casa mia, alle spalle del Santa Cecilia.

 

Puntare sulla musica, come ha fatto la città di Frosinone con questo evento, è un gesto di grande valore: i musicisti, del resto, non sono mai dei bulli, perché chi possiede una grande passione e ama la bellezza, presenta anche una sensibilità particolare che, nella vita, aiuta a rapportarsi in modo sano con gli altri”.

 

Tanti i temi toccati nel corso dell’intervista: dal legame con la propria città, Roma, all’emozione di partecipare alla competizione sanremese.

 

Barbarossa ha poi imbracciato la chitarra, incantando il pubblico presente con l’esecuzione di brani come “Roma spogliata”, “Passame er sale”, “La dieta”, intervallati da simpatiche digressioni, e il classico “Portami a ballare”.

 

Molto apprezzate anche le esibizioni dei vincitori della passata edizione, il Rocco Scarcella trio (Saint Louis college of music di Roma) e il Lorenzo Vitolo trio (“San Pietro a Majella”, Napoli e “Giuseppe Martucci”, Salerno).

 

Il festival tornerà giovedì 12 luglio, con le prime formazioni in gara, a partire dalle 21.15 in piazzale Vittorio Veneto.

 

Il calendario degli appuntamenti è decisamente ricco: fino al 29 luglio, sul palco di piazzale Vittorio Veneto si esibiranno 27 gruppi, di cui 16 in gara per aggiudicarsi le borse di studio che saranno assegnate ai primi tre classificati.

 

Tra allievi e docenti, calcheranno il palco del festival circa 150 artisti, mentre saranno 16 le città coinvolte, italiane e non.

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