Furti di Trattori. Un Flagello

Il furto di trattori. Un fenomeno che sta provocando gravissimi danni ad agricoltori contoterzisti e dealer.

 

Da qui l’indagine dei carabinieri che ha portato a quindici avvisi di garanzia per altrettanti indagati.

Un’inchiesta che partita da Frosinone si è estesa in tutto il territorio laziale. L’indagine, denominata “WOOD CUTTER”, nasce nel gennaio del 2015 a seguito del furto di un trattore avvenuto ad Alatri.

 

Il mezzo è stato intercettato poco dopo da una pattuglia dei carabinieri. L’uomo, alla vista dei militari che gli avevano imposto “l’Alt”, si è dato alla fuga nei campi abbandonato il trattore.

 

Per risalire al ladro è stata avviata un’attività info investigativa che ha portato a monitorare un pregiudicato di Acuto, fortemente indiziato del furto. Nel corso delle attività sono emersi numerosi furti, molti dei quali perpetrati nelle zone di Cori (LT), Rocca Massima (LT), Velletri (RM), Nemi (RM), Labico (RM), Lariano (RM), Ariccia (RM), Ceccano (FR), Alatri (FR), Genazzano (RM), Ferentino (FR), Aprilia (LT), Palestrina (LT), Rocca Priora ( RM), S. Angelo Romano (RM) Monte Porzio Catone (RM), Paliano (FR), Cave (RM), Cisterna di Latina (LT).

 

I reati contestati alle persone attualmente indagate sono quelli a vario titolo di associazione per delinquere, furto aggravato in concorso, ricettazione, riciclaggio ed estorsione continuati. Secondo i carabinieri si tratterebbe infatti di una vera e propria organizzazione dedita al furto e rivendita di trattori. Sei di loro sono infatti indagati anche per ricettazione e riciclaggio, estorsioni nonché furti di bestiame.

 

In pratica i membri dell’organizzazione, perlustravano autonomamente o su segnalazioni di fiancheggiatori, individuavano i mezzi considerati più appetibili da rubare (normalmente trattori di alta fascia, ma anche attrezzature, mini escavatori, camion e macchine), nonché animali e greggi animali.

 

Tutto ciò veniva venduto a cittadini stranieri o italiani consapevoli della loro provenienza illecita a prezzi inferiori a quelli di mercato, o venivano ceduti ad acquirenti ignari della loro provenienza dopo aver proceduto a falsificare la relativa documentazione o veniva proposto il riacquisto del mezzo asportato al legittimo proprietario estorcendo allo stesso il pagamento di una congrua somma di denaro (c.d. cavallo di ritorno).

 

L’indagine, originariamente avviata presso la Procura di Frosinone, è stata proseguita da quella di Velletri che, condividendo la tesi investigativa dei militari operanti, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli attuali indagati. Uno solo di questi è ciociaro (quello di Acuto) gli altri sono tutti pontini o della provincia romana. 28 complessivamente i furti contestati.

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Commenti: 2
  • #1

    ??? (giovedì, 12 luglio 2018 15:53)

    manco un romeno? un marocchino? un colored qualsiasi?
    ma che delusione ...

  • #2

    ciociarotto (giovedì, 12 luglio 2018 18:27)

    Ma na vota chi ti gli si frugat. Accom scapp??? I ando' gl' annascunni???