Falsi Certificati Assicurativi

Emettevano decine di false polizze assicurative nei confronti di altrettanti ignari cittadini, intascandone il corrispettivo del pagamento e lasciandoli privi di copertura.

 

Denunciati in tre.

 

Il modus operandi attuato era molto semplice.

La donna, (41 anni di Pontecorvo) già dipendente di una sub-agenzia, alla scadenza della polizza assicurativa dei vecchi clienti.

 

Nel caso questi volessero rinnovare il contratto con la stessa agenzia di assicurazione, provvedeva, insieme ad altri due uomini (45enni di Pontecorvo), a stampare un certificato assicurativo quasi identico a quello originale, cosicché da allontanare qualsiasi sospetto che potesse trattarsi di un atto falso.

 

Alla consegna dei certificati, il sub-agente si faceva consegnare l’importo in contanti che intascava personalmente. L’indagine è stata avviata a seguito di un normale posto di controllo alla circolazione stradale. I Carabinieri, nel procedere alla verifica del certificato assicurativo di un utente, si sono resi conto che lo stesso, pur essendo stato riprodotto in maniera quasi identica, mostrava delle inesattezze sui dati indicati.

 

I Militari hanno quindi accertato che l’autovettura non era affatto coperta da assicurazione, anzi risultava scaduta da molti mesi. Alle osservazioni avanzate il conducente replicava asserendo di aver personalmente proceduto al pagamento dell’assicurazione, in contanti, direttamente al sub-agente dell’Agenzia indicata sul contratto e che esso gli era stato consegnato a mano dall’agente.

 

Alla gravità del danno economico cagionato nei confronti dell’Agenzia, che al momento risulta ancora in fase di quantificazione (in considerazione della enorme mole di polizze false accertate), è da considerare il pericolo corso da decine di utenti della strada, i quali loro malgrado erano convinti erroneamente di esser coperti da assicurazione, cosa non vera nonostante il pagamento effettuato.

 

Le perquisizioni domiciliari disposte dall’A.G. competente, consentivano il rinvenimento ed il sequestro di copie a colori di contratti assicurativi e documenti di identità personali, una multifunzione scanner, stampanti a colori e due personal computer, verosimilmente utilizzati dagli indagati per la produzione dei certificati assicurativi.

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Commenti: 3
  • #1

    franco (domenica, 15 luglio 2018 17:54)

    Queste sono persone inqualificabili. Per poche decine di euro non si fanno scrupoli ad esporre le persone a rischi incalcolabili.

  • #2

    Giuseppe (domenica, 15 luglio 2018 23:47)

    Poche decine di euro? Forse centinaia di migliaia di euro... Sti infami.

  • #3

    eeeeeeeeeeeeeeeeeeeee (martedì, 17 luglio 2018 23:23)

    una volta un tizio di pastena faceva lo stesso, che testa di cazzo