Processo Morganti. L’Ora dei Consulenti

Il processo per l’omicidio di Emanuele Morganti prosegue spedito.

 

Dopo l’escussione dei carabinieri intervenuti sul posto oggi è stata la volta dei consulenti tecnici.

 

Il prof. Saverio Potenza consulente tecnico della procura ha dichiarato

che, secondo quanto emerso dall'esame autoptico, la morte cerebrale di Emanuele Morganti sarebbe sopraggiunta a causa di un impatto violento contro un ostacolo. Ostacolo che potrebbe essere ipotizzato con il montante di una vettura.

Anche il prof Arturo Di Folco specialista nella chirurgia cranica e il medico legale Stefano Moriani consulente della procura hanno concordato con l'ipotesi formulata dal professor Potenza.

 

In effetti già durante le indagini è emerso che qualcuno tra gli aggressori di Emanuele avrebbe sferrato un colpo mortale che lo avrebbe mandato a sbattere contro l’auto parcheggiata. Gli avvocati della difesa hanno presentato numerose domande ai consulenti tecnici circa le modalità e la sequenza dei colpi inferti al Povero Emanuele.

Il nonno di Emanuele e l'avv. di parte civile Enrico Pavia
Il nonno di Emanuele e l'avv. di parte civile Enrico Pavia

Momenti di tensione quando nel corso dell'udienza sono state mostrate alcune foto del cranio di Emanuele per evidenziare al giudice le zone colpite dalla emorragia cerebrale.

 

Nel guardare quelle immagini la sorella della vittima Melissa Morganti ha cominciato ad inveire contro i quattro imputati etichettandoli con parole poco edificanti.

La Nonna di Emanuele Morganti
La Nonna di Emanuele Morganti

Altro consulente ascoltato nella giornata di oggi è stata la dottoressa Chiara David che ha effettuato gli esami tossicologici sugli imputati Palmisani e Castagnacci.

 

Entrambi quella sera erano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; uno aveva assunto oppiacei mentre l'altro aveva fatto uso di cocaina.

 

Sentiti oggi anche un vice brigadiere ed il comandante della compagnia di Alatri entrambi hanno riferito di essere stati chiamati in piazza Regina Margherita per una rissa in corso.

 

Poi è stato invece verificato che si trattava di una vera e propria aggressione nei confronti di Emanuele Morganti.

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