Pm10? Chiudiamo le Scuole!

Polveri sottili? Basta non andare a scuola.

 

È l’ultima trovata del sindaco di Frosinone.

 

Nicola Ottaviani ha infatti incontrato i dirigenti scolastici per verificare la possibilità di chiudere le

scuole il sabato. L’iniziativa vorrebbe eliminare il traffico almeno in parte e almeno per un giorno a settimana, il sabato appunto. Si vuole cioè la settimana corta per “sperimentare, già dal prossimo settembre 2019, eventuali benefici sui livelli di PM10”.

 

“Bisogna considerare – dice il sindaco - che ogni giorno, a fronte di circa 50.000 residenti, entrano in città altre 100.000 persone circa, con il relativo carico emissivo”. Così il primo cittadino ha chiamato a raccolta i dirigenti scolastici perché lo sostengano anche nel convincere docenti e le famiglie degli studenti.

 

La Decisione va condivisa. Difatti, per legge, gli attori coinvolti nei processi decisionali sono gli organi collegiali, il dirigente scolastico, il personale della scuola e le famiglie. Quindi la pura e semplice applicazione della settimana corta potrebbe destare contrarietà e riserve. Inoltre una decisione senza ascoltare tutti potrebbe configurare, sia una lesione dei diritti degli alunni che degli stessi lavoratori e cioè i docenti, interessati ad una diversa articolazione del monte ore lavorativo giornaliero.

 

Difficoltà nei licei. Per quanto riguarda gli alunni la settimana corta sarebbe più fattibile negli istituti tecnici e professionali che hanno diverse ore di laboratorio. Quindi farne una in più al giorno non creerebbe particolari difficoltà. Caso diverso nei licei che invece avendo quasi tutte materie teoriche si ritroverebbero con un orario più “appesantito” e meno tempo (a casa) per digerirlo.

 

Da considerare poi il problema del trasporto. Proprio coloro che vengono fuori città dovranno trovare la coincidenza giusta per tornare a casa. Già ora la situazione non è delle più rosee. Numerose sono state le proteste degli studenti sulla incompatibilità degli orari tra scuola e trasporto pubblico.

 

C’è infine un problema di tipo giuridico. L’articolo 5 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 stabilisce che: “l’orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati fermi restando il rispetto del monte ore annuale”.

 

Ma il D.P.R. non ha modificato l’articolo 74 del decreto legislativo n. 297/1994 74 che riguarda i giorni totali di scuola. Ogni istituto infatti non deve rispettare solo il monte ore annuale, ma anche i 200 giorni in cui si esplica tale monte ore.

 

Togliendo il sabato quindi non saranno più 204 i giorni di scuola ma 172. Numerosi sono i ricorsi al tar laddove si è passati alla settimana corta senza avere il benestare di docenti e genitori. Ed i tribunali amministrativi, nelle sentenze, hanno applicato la norma dei 200 giorni. Ma questa è materia del sindaco che, svolgendo la professione di avvocato, avrà pensato ad una soluzione “Legale”. La sua missione però non sarà facile.

 

I Riscaldamenti. Teniamo anche presente che le centraline che monitorano l’aria del capoluogo attestano sforamenti da novembre a marzo, ossia nel periodo in cui sono accesi i riscaldamenti. Non si sono registrati invece sforamenti a settembre quando sono iniziate le scuole. Ergo, più che chiudere le scuole bisognerebbe spegnere le stufe (quelle a legna - ma anche il pellet inquina).

 

E qui il sindaco si trova d’accordo “Maggiore attenzione – dice - va dedicata anche all'utilizzo degli impianti di riscaldamento civili oltre che, naturalmente, di quelli industriali, con accorgimenti mirati al risparmio energetico e all'efficientemento delle fonti di calore”.

 

Già, le emissioni degli impianti industriali... Chi le controlla?

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Commenti: 5
  • #1

    Rsu (domenica, 02 dicembre 2018 11:50)

    Chiudiamo il giovedì così andiamo al mercato

  • #2

    Gabriele (domenica, 02 dicembre 2018 15:25)

    Chiudiamo tutta la settimana e apriamo solo la domenica, dopo aver chiuso i supermercati!

  • #3

    cittadino incazz.......... (lunedì, 03 dicembre 2018 16:01)

    ottima idea !!! i studenti gia non fanno niente a scuola gli facciamo fare un giorno in meno cosi recuperano le energie x il troppo studio. tutto x colpa dell inquinamento da riscaldamento e emissioni di fumi che escono dalle marmitte delle auto. che culo hanno i studenti. hai miei tempi ti ci mandavano pure con la febbre a 40° alla scuola.

  • #4

    orrore (mercoledì, 05 dicembre 2018 12:05)

    Considerando "hai miei tempi "....penso che a scuola non andavi ...

  • #5

    Rigth (giovedì, 06 dicembre 2018 15:34)

    Semplice nn li mandate