Non c'è un corpo. Non c'è un colpevole.
Il giudice ha archivato il caso.
Si chiude così, senza spiegazioni, senza soluzione, l'indagine sulla scomparsa di Marina Arduini.
Della commercialista di Frosinone non si è trovato il corpo e neppure il colpevole. Gli ulteriori atti di indagine richiesti dall'avvocato Gennaro Gataleta difensore della famiglia Arduini, hanno dato esito negativo.
Il legale aveva richiesto di indagare su due cadaveri senza nome. Ma gli esami hanno evidenziato che si tratta di due persone di sesso maschile. In mancanza di altri elementi per poter proseguire le indagini il magistrato ha deciso di archiviare il caso.
L'omicida di Marina resterà dunque sconosciuto. La decisione di questa archiviazione ha gettato nel più totale sconforto i familiari della commercialista scomparsa quasi dodici anni fa.
Adesso sono demoralizzati. Speravano almeno che gli investigatori riuscissero a ritrovare il corpo per dare alla loro amata Marina una degna sepoltura. La trentanovenne frusinate che abitava in viale Mazzini a Frosinone uscì dalla sua abitazione il 9 febbraio del 2007.
Ai genitori aveva detto che si sarebbe recata in questura per presentare una denuncia in quanto nei giorni precedenti era stata vittima di un furto nel suo studio. Ma negli uffici di Via Vado del Tufo la donna non sarebbe mai arrivata.
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