Droga. Raffica di Condanne

Pur avendo soltanto ventuno anni aveva ingegno da vendere.

 

Lui, Kavin Caperna residente a Veroli aveva trasformato la sua casa in una vera e propria sede dello spaccio, con tanto di telecamere e porta blindata. 

Ma la sfortuna aveva voluto che un assuntore fosse stato fermato dai carabinieri con due dosi di crack e che questo avesse fatto nome e cognome di chi gli aveva fornito la droga. I carabinieri. I militari per poter accedere all’interno avevano atteso che arrivasse un cliente. A quel punto era stata avviata la perquisizione.

 

E proprio in alcuni barattoli da cucina erano state trovate o 36 dosi di cocaina, ventidue dosi di crack e 14 grammi di hashish. A quel punto per il giovane, che risultava incensurato, si sono spalancate le porte del carcere. Nei giorni scorsi. Kevin Caperna, difeso dall’avvocato Luigi Tozzi, è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere.

 

L'uomo era difeso dall'avvocato Luigi Tozzi. Pugno duro del giudice per Giacomo Daranghi il 23enne residente ad Alatri, accusato di spaccio di droga mentre si trovava agli arresti domiciliari. L'imputato che è stato giudicato con rito abbreviato, è stato condannato a tre anni di reclusione.

 

Due anni di reclusione Elita Pelorossi anche lei di Alatri di 29 anni coinvolta nell'operazione antidroga dei carabinieri. Ha invece patteggiato ad un anno e sei mesi di pena Laura Ceci 26 anni di Frosinone.

 

La vicenda risale al maggio del 2017 quando la ragazza venne sorpresa all'interno dell'abitazione di Daranghi con uno zainetto che conteneva un chilo di marijuana.

 

Al momento del blitz dei carabinieri aveva cercato di nasconderlo, ma era stato ritrovato all'interno di un armadio. Da qui l'arresto. Nel collegio difensivo gli avvocati Luigi Tozzi, Tony Ceccarelli e Luca Solli.

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Commenti: 13
  • #1

    Shadow (giovedì, 07 febbraio 2019 13:21)

    Tanti anni fa' da sedicenne , e con pochissimissimo profitto , seguivo dei
    Corsi di Judo . .ricordo , chissà perché sempre quando leggo di arresti per spaccio ,che esisteva una strategia di lotta che consisteva nel " sacrificare " una presa a favore dell' avversario per ricavarne un vantaggio molto più grande che spesso permetteva di vincere . .ora che attestino dei pesci piccoli è importante . .ma dopo quante " confidenze " , quanto tempo e nel frattempo i pesci GROSSI?

  • #2

    Elita Pelorossi (giovedì, 07 febbraio 2019 13:51)

    Prima di scrive certi articoli e determinate cose m informerei...
    Altrimenti cambiate lavoro..
    Buona giornata

  • #3

    redazione (giovedì, 07 febbraio 2019 14:47)

    x Elita
    Le assicuro che ci informiamo sempre prima di scrivere. Se lei ha notizie diverse informi anche i nostri lettori.

  • #4

    Redazione (giovedì, 07 febbraio 2019 16:06)

    Guardi ha ragione sull'età. lei è nata il 13 luglio del 91 quindi ha 27 anni. Sulla condanna però contatti il suo avvocato. Forse è lei che non è informata bene!

  • #5

    X la redazione (giovedì, 07 febbraio 2019 16:33)

    Dite che ho 2 anni di reclusione.. Vi sto commentando da rebibbia allora...
    Ma in aula è stato detta un'altra cosa...

    Per reclusione si intende la privazione della libertà personale, connotata dalla condizione di imprigionamento.

    La pena sospesa è molto semplicemente una condanna che non trova una immediata applicazione, in presenza di particolari circostanze, rimanendo appunto condizionatamente sospesa per un determinato periodo di tempo...

    Io ho la seconda..fate voi poi è...
    Arrivederci...

    Ah... Comunque scrivete anche l indirizzo di casa al prossimo commento.



  • #6

    Vanessa pistis (giovedì, 07 febbraio 2019 16:46)

    Ma come vi permettete a fare nome e cognome adesso mi piacerebbe sapere nome e cognome di chi ha scritto l articolo visto che scrivete il falso.
    Visto che vi piace scrivere,scrivete anche che la legge e' uguale per tutti e scritto solo alle spalle dei giudici... Vogliamo parlare della ragazza fatta a pezzi ?? Ho visto reati peggiori con pene finte.

  • #7

    CINZIA PALMISANI (giovedì, 07 febbraio 2019 17:01)

    Il nome del giornalaio che ha scritto l'articolo in cambio dell'indirizzo Vanessa. Così hanno scritto tutto!

  • #8

    Asc (giovedì, 07 febbraio 2019 17:48)

    Per il commento #5
    Non conosco i fatti ma la condanna ad un certo numero di mesi di reclusione non implica lo stare in prigione. Si può essere condannati ed avere la pena sospesa, cioè non andare in carcere ma starsene beatamente in giro. Reclusione e multa sono le pene previste per i delitti. La violazione dell'art. 73 del Dpr 309/90 é un delitto.

  • #9

    Kevin Caperna (giovedì, 07 febbraio 2019 21:04)

    Ma come vi permettere a scrivere nome e cognome delle persone, e poi soprattutto il falso. Che schifo!!

  • #10

    Che schifo? (giovedì, 07 febbraio 2019 21:13)

    Che schifo voi che vendete morte alla gente. per soldi!
    Vergognatevi voi. siete stati condannati e non mostrate neppure un momento di pentimento. lo schifo siete voi!! Vergogna!

  • #11

    Giorgio (giovedì, 07 febbraio 2019 21:55)

    Hai ragione. Condannati! invece di starsene zitti parlano pure. Quella che offende, quell'altra che ha preso due anni e manco lo sa.

  • #12

    Mara (giovedì, 07 febbraio 2019 21:57)

    Giusto. Ma come si permettono di parlare? E poi due anni pena sospesa significa che se commetti un altro reato ti fai quello e quell'altro. ma tanto il lupo perde il pelo…

  • #13

    Redazione (giovedì, 07 febbraio 2019 22:00)

    Abbiamo smesso di rispondere perché i commenti "si commentano" da soli. Da questo momento però si chiude: niente più insulti a nessuno.