Rinviati a Giudizio i Vertici della Olivieri

Inquinamento ambientale.

 

Il rappresentante legale delle Industrie Olivieri di Ceprano ed il direttore dello stesso stabilimento sono stati rinviati a giudizio.

 

La prima udienza si terrà il prossimo giugno.

 

Entrambi sono stati accusati

di aver interrato rifiuti tossici che avrebbero causato la contaminazione dei terreni nelle aree esterne all’azienda. A questo da aggiungere che entrambi avrebbero omesso di eseguire i dovuti interventi di messa in sicurezza e di bonifica del sito non rispettando l’Ordinanza di bonifica emessa dalla provincia di Frosinone.

 

A seguito di tali fatti il Comune di Ceprano si è costituito parte civile tramite l’avvocato Pierluigi Taglienti. Secondo quanto emerso dalle indagini ad aggravare la situazione il fatto che i terreni in questione si trovino in prossimità del fiume Sacco già salito alla ribalta delle cronache per vicende legale all'inquinamento ambientale.

 

Per la cronaca va detto che lo stabilimento in questione ha costruito marmitte per auto e componentistiche per caldaia. Per circa venti anni, poi era arrivata la crisi e l'intero indotto era stato chiuso.

 

Lo scandalo dell'inquinamento ambientale è emerso nel 2010 quando, a seguito di alcuni accertamenti da parte degli uomini della Guardia di Finanza si cominciarono ad effettuare i primi scavi nelle aree circostanti.

 

E proprio in quel contesto vennero trovati fusti nocivi ed altro materiale di scarto che avevano contaminato il terreno. L'intera area che circonda la ex Industrie Olivieri viene definita la terra dei veleni.

Scrivi commento

Commenti: 0