Gli ha Sparato e poi lo ha Lapidato

Armando Capirchio sarebbe morto lapidato.

 

Questo quanto era emerso dai risultati dell'esame autoptico sulla salma.

 

Michele Cialei, durante la sua confessione, ha confermato di aver ucciso l'allevatore a colpi di pietra.

A detta del pastore che proprio lo scorso anno a causa delle percosse ricevute da Capirchio era finito venti giorni in ospedale, a far scattare quella molla omicida erano state le continue discussioni che aveva per motivi di pascolo. Il 23 ottobre del 2017 giorno della scomparsa Capirchio aveva iniziato di nuovo a vessarlo e ad insultarlo.

Erano volate parole grosse. Ma dalle parole erano passati alle mani e proprio durante la colluttazione Cialei aveva sparato un colpo di fucile ferendo l'allevatore ma questi nonostante ferito aveva continuato ad aggredirlo.

 

A quel punto aveva preso delle grosse pietre ed aveva cominciato a colpirlo con tutta la forza che aveva.

 

Queste le motivazioni che avrebbero esasperato Michele Cialei, fino al punto di diventare un assassino. Davanti al magistrato inquirente l'uomo ha riferito che non voleva uccidere ma che si sarebbe trattato di un delitto d’impeto.

 

Nei giorni scorsi i carabinieri agli ordini del colonnello Fabio Cagnazzo, hanno effettuato un sopralluogo dove il detenuto ha riferito di aver nascosto il cadavere prima di trasportarlo in quel dirupo a Lenola.

 

Il sopralluogo è avvenuto alla presenza di uno degli avvocati difensori Camillo Irace. Cialei è difeso oltre che dall'avvocato del foro di Napoli anche dal legale Giampiero Vellucci.

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