I Cori. Concerti e Convegni

Due giornate all’insegna della musica.

 

Se ne parlerà ma si potrà anche assistere ai concerti.

 

L’organizzazione è del Club alpino italiano di Frosinone.

 

A partecipare sono anche i cori di Milano e Macerata.

I cori si esibiranno sabato 06 aprile presso il palazzo Filonardi di Veroli (ore 19.00) e poi domenica 07 al conservatorio di musica di Frosinone.

 

Sempre presso il conservatorio si terrà il convegno dal tema "Fare musica a orecchio? - Modi, stili e tecnica della coralità popolare”.

 

Il Convegno, con seminari riguardanti modi-stili e tecnica della coralità popolare, è rivolto a proporre suggerimenti ai Direttori di coro al fine di migliorare la qualità generale delle formazioni corali, senza snaturarne la personalità, le qualità artistiche, le tradizioni, ma valorizzando quelle che sono le potenzialità di perfezionamento della loro preparazione.

 

Parteciperanno i Maestri Mauro Pedrotti, direttore del Coro SAT di Trento e Giorgio Larcher. Il convegno si concluderà con un concerto dei Cori: - il Coro Allievi "CeT" di Milano - il Coro Sibilla del CAI di Macerata - il Coro CAI di Frosinone.

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Commenti: 2
  • #1

    sto cazzo (sabato, 13 aprile 2019 15:08)

    Ma con tutti i problemi che abbiamo. Pedofilia, ladri nei supermercati. Giovani che si suicidano perchè non trovano lavoro. Disoccupati. Accoltellamenti alla stazione di frosinone per rubare un telefonino che varrà non più di 100 euro, e voi pubblicate uqeste cazzate?
    Ma a chi interessa più sta merda di musica di falliti?
    Andassero a lavorare piuttosto.
    Ma andassero anche a fare in culo. Gli artisti... La merda inutile dei nostri tempi.

  • #2

    Silvano Rucci (venerdì, 26 aprile 2019 23:44)

    Giovani che invece di spaccare tutto si esibiscono da veri Artisti!
    Il grande psichiatra Vittorino Andreoli, a proposito di tutti i problemi che abbiamo, ha scritto:
    “Viviamo in una società dominata dalle frustrazioni. La sensazione prevalente è quella di trovarsi in un ambiente in cui ci si sente esclusi, ci si sente insicuri, si ha paura. Si accumula così la frustrazione, che poi diventa rabbia. E la rabbia sa a cosa porta? Porta alla voglia di spaccare tutto. Il nostro tempo non è violento, è distruttivo”.