Medici Indagati per Omicidio Colposo

da malore, venne accompagnato presso il pronto soccorso del nosocomio frusinate. Ma dopo alcune ore era stato dimesso. Nello stesso giorno però era ricorso di nuovo alle cure ospedaliere a causa di una grave dispnea.

Ed anche in quel contesto dopo averlo sottoposto ad alcune indagini era stato dimesso con la diagnosi di "lipotimia per verosimile riflesso vago vagale". Ma arrivato a casa le condizioni dell'uomo erano peggiorate ed il figlio aveva chiamato di nuovo l'ambulanza.

Purtroppo il genitore nel presidio ospedaliero vi era arrivato cadavere. A seguito di tali fatti la procura, dietro un esposto dei familiari, aveva aperto un'inchiesta. E proprio nei giorni scorsi è arrivata la conclusione delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due medici indagati.

Secondo il pubblico ministero gli indagati avrebbero peccato di negligenza, imperizia ed imprudenza. Sempre secondo la procura non avrebbero tenuto conto del fatto di trovarsi di fronte ad un soggetto iperteso, obeso e cardiopatico.

Condizioni queste che comportavano un grosso rischio per la salute del paziente. Gli indagati, rappresentati dall’avvocato Nicola Ottaviani hanno sempre respinto ogni addebito, sostenendo che riusciranno a dimostrare nelle sedi opportune la loro estraneità ai fatti che sono loro contestati.

I familiari del bidello deceduto sospettano invece che si tratti di un caso di malasanità. Per tale motivo si sono rivolti all’avvocato Giampiero Vellucci per essere rappresentati.