Tentato Omicidio

Ha tentato di avvelenare il convivente, un 75enne molto facoltoso.

 

La Cassazione l'ha condannata.

 

Si tratta di I.C., una donna di 47 anni residente a Morolo.

Accusata di tentato omicidio. I fatti risalgono al 2013 quando il compagno si era sentito male ed era stato ricoverato in ospedale a causa di una emorragia gastrica.

 

Dalle analisi effettuate dai medici era emerso che a causare quel sanguinamento era stato un farmaco che generalmente viene utilizzato nei cardiopatici per far fluidificare il sangue. Tra gli effetti collaterali del medicinale proprio le emorragie che talvolta possono essere letali.

 

Il 75enne però aveva sostenuto che nessun medico gli aveva prescritto farmaci del genere. Il sospetto era caduto sulla convivente. I familiari avevano presentato denuncia per vederci chiaro sulla vicenda.

 

Nel corso di una perquisizione domiciliare gli investigatori avevano rinvenuto all'interno di un armadietto il Coumadin, un medicinale anticoagulante. Da lì era scattato l'arresto nei confronti della 47enne. Secondo le indagini portate avanti dalla procura la donna scioglieva il farmaco nei succhi di frutta che poi faceva bere all'anziano.

 

Condannata in primo grado e in appello a 3 anni ed otto mesi di reclusione, nei giorni scorsi la corte di Cassazione ha confermato la sentenza per tentato omicidio. L'imprenditore facoltoso era rappresentato dall'avvocato Giampiero Vellucci.

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Commenti: 2
  • #1

    47 (mercoledì, 29 maggio 2019 20:37)

    Italamericana

  • #2

    cittadino incazz.......... (giovedì, 30 maggio 2019 10:03)

    cosa non si fa x i soldi ? si arriva ad uccidere il convivente con medicinali x cardiopatici. non bastano 3 anni c'e' ne vogliono almeno 15.