Inceneritore. Intervenga il Ministero

È possibile accendere un inceneritore in una zona già fortemente a rischio inquinamento?

 

La domanda se la sono posta in tanti. Associazioni e raggruppamenti politici.

 

Ora la stessa domanda viene inviata al ministero per l’ambiente perché si 

esprima. La comunicazione è firmata da Stefano Ciafani, presidente nazionale, da Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio e da Rita Ambrosino, presidente Circolo di Anagni. La missiva è indirizzata al Mattm (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).

 

In particolare si vuole conoscere se lo stesso ministero sia a conoscenza della richiesta di rinnovo dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) per l’impianto Marangoni di Termovalorizzazione.

Qui si vorrebbe procedere al recupero energetico mediante incenerimento di Pneumatici Fuori Uso.

 

“L’impianto Marangoni – scrivono da legambiente - è ricompreso nel perimetro del SIN Bacino del Fiume Sacco e in una zona considerata di massima criticità per la qualità dell’aria, chiediamo al MATTM di pronunciarsi sull’impatto che l’eventuale messa in esercizio dell’inceneritore Marangoni potrebbe avere sulle attività in corso per la bonifica dell’area SIN e per il miglioramento della qualità dell’aria”.

 

È lo stesso ministero infatti che ha già messo in campo concrete risorse per il risanamento ambientale del territorio della Valle del Sacco. Come potrebbe quindi essere d’accordo ad un impianto che per sua stessa natura non favorirebbe di certo la qualità dell’aria?

Tra l’altro per le prime azioni di caratterizzazione e messa in sicurezza del SIN (sito di interesse nazionale), è stato sottoscritto un accordo di programma tra Ministero e Regione Lazio, (vedi Deliberazione 6 marzo 2019, n. 119).

 

L’accordo è stato sottoscritto presso la Prefettura di Frosinone dal Ministro Costa e dal Governatore Zingaretti. L’accordo prevede anche risorse per la valutazione epidemiologica su tutti i comuni del SIN, stanziando 960 mila euro con risorse del Piano Operativo Ambiente MATTM, (vedi Delibera CIPE n.55/2016).

 

Ci sono in pratica “Due protocolli operativi, uno sottoscritto da Ministero e da tutte le Regioni il 04/06/2019, l’altro sottoscritto dal ministero e dalla Regione Lazio il 18/11/2018, con particolare riferimento alla Valle del Sacco ed al comune di Anagni, per rispondere alle due procedure di infrazione europea riguardanti la qualità dell’aria.”

 

Mentre Legambiente ha espresso parere negativo alla concessione del rinnovo della autorizzazione alla Marangoni, la Regione, invece, (determinazione 27 luglio 2017, n. G.10636) delibera di concedere a Marangoni l’autorizzazione alla rimessa in esercizio dell’inceneritore. “La Regione Lazio – dichiara Legambiente - ha fatto riferimento ad una Valutazione di Impatto Ambientale del 2000, ben 19 anni fa.”

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