La Festa del Sacrificio

Se tu a un cristiano gli chiedi come si determina il giorno di Pasqua, ti si mette a ridere in faccia.

 

Tutt'al più quelli meglio attrezzati di conoscenze teologiche, ti diranno che sicuramente capita di domenica.

 

Se invece chiedi ad un

musulmano quando si celebra l' “Eil al Adha” (Festa del Sacrificio), quello ti risponde in quattro e quattr'otto. E non solo lo sanno a memoria ma adesso pretendono che anche noi, cristiani del terzo millennio (nel senso di scialacquati), si abbia determinatezza in tale conoscenza.

 

Così stamattina, intorno alle sette e trenta cristiani del terzo millennio residenti nei pressi del Campo Coni, sono stati svegliati da una tediosa, lenta, noiosa e scocciante melopea. Noi cristiani del terzo millennio (praticanti e non, osservanti e non) alle sette e trenta dei giorni di domenica ancora dormiamo.

 

Poi, più tardi ci vestiamo, usciamo e andiamo a messa. Non tutti. Ma ci andiamo. E ci riuniamo in edifici chiusi e riservati chiamati chiese. Li dentro ci facciamo gli affari nostri, senza inculcare e conculcare le nostre credenze a nessuno.

Quindi con buona pace di integerrimi assessori e intemerati consiglieri comunali, questa moschea si faccia, così anche loro potranno predicare, recitare, cantare tristissime litanie, scannare ovini e caprini – nel ricordo del gesto biblico compiuto da Abramo - nella riservatezza che anche a loro può essere riservata.


Dimenticavo! Devo riferire per onestà intellettuale, che non ho assistito allo sgozzamento di nessun abbacchio. Forse anche i musulmani del terzio millennio avranno cominciato ad apprezzare, dell'abbacchio, la versione al forno.

 

                                                                                                                                       Mauro Granieri

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