Minuto 81°. La Svolta

(foto raisport.rai.it)
(foto raisport.rai.it)

Forse qualcuno pensava che dopo la serie A la serie cadetta sarebbe stata una passeggiata o quasi.

 

Non è così.

 

Ce lo ha ricordato prima il Pordenone (bistrattato ieri dal Pescara 4-2) e poi l’ottimo Ascoli di Zanetti che fino all’81esimo era in

vantaggio, ed anche meritato, aggiungiamo. E meno male che in serie B non c’è Var. Si, perché altrimenti l’arbitro avrebbe visto che nel cross, che ha poi generato il rigore, c’era un fuorigioco. Lo stesso rigore che poi è tutto da rivedere se ci fosse o meno.

 

Ma tant’è. Prendiamoci il male e il bene. Mettiamo in tasca questi tre punti e andiamo avanti. La squadra c’è. Lo sapevamo anche dopo la sconfitta col Pordenone (3-0!!!).

 

Se il Frosinone avesse steccato anche la seconda però, ci sarebbero state troppe polemiche. Sarebbe salita la paura. Quella stessa che ha impedito al presidente Stirpe di guardare Dionisi mentre calciava il rigore.

 

Si, l’81esimo minuto è stato quello della svolta. Quando l’attaccante ha fatto gonfiare la rete tutti i tifosi, dal primo all’ultimo, hanno tirato un sospiro di sollievo.

 

A proposito di attaccanti. C’è bisogno di qualcuno che la metta dentro. S’è visto anche ieri. Ciofani ci manca. E anche con lui un’altra punta era necessaria.

 

“Andriaaanaaa” gridava Roky Balboa. C’è bisogno di un pugile da area piccola e chissà se Adriano Novakovic, 23 anni, calciatore statunitense di origini serbe, possa dare il suo contributo. L’anno scorso era nella serie A olandese: 29 presenze, 9 gol.

 

C’è bisogno anche di un difensore che sbrogli situazioni pericolose in area. Uno tipo Nesta per esempio. Ecco, facciamo giocare lui. Il fisico c’è ancora, l’esperienza hai voglia, lo “stipendio” lo prende… 

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