Ecosistema Urbano. Frosinone Ancora nei Bassifondi

Frosinone, Cassino e Ceccano.

 

Sono le città col più alto numero di concentrazione di polveri sottili.

 

Non solo.

 

Le tre cittadine hanno tutte superato il limite dello

sforamento annuo consentito. Mentre il limite è di 35 giorni, a Ceccano si è arrivati a 51, Frosinone a 44 e Cassino a 38. E la situazione non sembra migliorare.

Negli ultimi tre giorni infatti le centraline Ancler, quelle mobili, hanno registrato, nella parte bassa di Frosinone, decisi aumenti delle concentrazioni delle PM10.

 

Ciò soprattutto nel corso delle ore serali. Dalle 18:00 fino alle 24:00 circa, si sono rilevati valori compresi tra 60 e 100 mcg/m3 di PM10. Il valore limite è di 50 mcg/m3! I quartieri Madonna della Neve e Villa Comunale presentano i valori più alti, fino a picchi che arrivano a 100 mcg/m3 dalle 20:00 alle 22:00.

Leggermente meglio via Adige, Pietrobono, Corso Lazio e via America Latina che, alla stessa ora, presentano picchi compresi tra 60 e 70 mcg/m3.

 

Il Centro Storico, via Fosse Ardeatine e viale Napoli invece mostrano un moderato incremento dei valori dalle ore 18:00 alle 19:00, con punte comprese tra 50 e 60 mcg/m3.

 

I dati sono stati forniti dall’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia. Dati molto importanti se si considera che le centraline fisse hanno registrato valori sotto il limite. C’è da dire però che quello delle centraline è un valore medio che somma tutti i valori nelle 24 ore. 

Dati che diventano ancora più che allarmanti se si considera che i riscaldamenti domestici non sono ancora stati accesi.

 

Da quel momento in poi i valori saliranno inevitabilmente.

 

Il sindaco di Frosinone da una parte ha previsto i controlli proprio sulle caldaie (in questi giorni i tecnici del comune verificheranno che tutto sia a norma di legge); dall’altra parte l’amministrazione plaude al fatto di essere risalita di nove posizioni nella classifica di Legambiente tra i capoluoghi più inquinati.

Ma è proprio la stessa Legambiente che bacchetta il sindaco: “Gioire per una promozione dal 101esimo al 92esimo posto nella graduatoria dei capoluoghi di provincia ci sembra francamente eccessivo e fuori luogo… Variazioni anche sensibili dei livelli di inquinamento da un anno all’altro possono spiegarsi con l'andamento dei parametri meteoclimatici locali”.

 

Legambiente Insiste ed attacca ancora il sindaco “suona davvero poco credibile che interventi sporadici e residuali di limitazione del traffico veicolare o l'introduzione di un numero irrisorio di automezzi del trasporto pubblico alimentati a metano possa aver apportato miglioramenti significativi della qualità dell'aria”.

 

Secondo l’associazione ambientalista ci sono da considerare diversi altri fattori. A cominciare dal “poco invidiabile primato nazionale di Frosinone in termini di numero di auto circolanti per 100 abitanti, o del livello ridicolo di potenza installata di impianti di energie rinnovabili su edifici pubblici (solo 2,75 kW per 1000 abitanti). 

Ma soprattutto il primo cittadino tace accuratamente sul peggioramento dell'indice di consumo di suolo per numero di residenti”.

 

Quanto ai rifiuti, “l’ovvio incremento avvenuto nella percentuale di raccolta differenziata…

 

rischia di essere vano se il Comune non fa la sua parte per chiudere il ciclo dei rifiuti ed evitare che si ripetano sciagure come l’incendio Mecoris". 

Scrivi commento

Commenti: 2
  • #1

    Ko (giovedì, 31 ottobre 2019 17:43)

    I rifiuti sono su tutte le strade della Ciociaria significa che la raccolta rifiuti non funziona, se funzionasse le strade sarebbero più pulite

  • #2

    Mm (lunedì, 04 novembre 2019 09:11)

    La "monnezza" per strada dipende dalla inciviltà di alcuni (vedi foto di via Ciamarra) anche se condivido tutte le critiche al Comune, basta buttare cartacce, cicche di sigaretta, buste piena di spazzatura! Facciamo tutti un esame di coscienza e vediamo quanti rispettano le regole.