L'Assassino ai Domiciliari

Omicidio di Samanta Fava. 

 

L'assassino della donna uccisa e murata nel 2012 in una cantina di Fontechiari sconterà la sua pena in via definitiva in regime di detenzione domiciliare.

 

Tonino Cianfarani è stato

condannato alla pena di 25 anni di reclusione. A deciderlo il tribunale di sorveglianza di Roma che aveva già disposto la revoca del regime carcerario. Cianfarani verrà visitato costantemente da un equipe medica.

 

Il  suo avvocato, Ezio Tatangelo, aveva già presentato a suo tempo istanza di revoca di detenzione in carcere. Il suo stato di salute a detta del legale non era compatibile con il regime carcerario. Ma nonostante questa richiesta l'uomo era rimasto il prigione per circa tre anni.

Tonino Cianfarani venne arrestato nell'aprile del 2016 l'omicidio risale al 3 aprile del 2012.

 

La donna a seguito di un litigio venne massacrata di botte dal compagno.

 

Il suo corpo venne murato della cantina dell'abitazione.

 

Nel maggio del 2013 il cerchio si era stretto intorno al muratore di Fontechiari.

 

Quando gli agenti di polizia fecero irruzione nella sua abitazione ispezionarono minuziosamente la sua cantina.

A segnalare il corpo della donna un cane molecolare. E proprio all'interno di quello scantinato venne ritrovato il corpo di Samanta Fava.

 

A quel punto era scattato l'arresto.

 

Nel corso del processo l'uomo era stato condannato a 25 anni di carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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Commenti: 4
  • #1

    Poco (venerdì, 08 novembre 2019 23:40)

    Sempre poco

  • #2

    Legge=giustizia? (sabato, 09 novembre 2019 11:50)

    Che schifo

  • #3

    Lettore (domenica, 10 novembre 2019 14:12)

    Massacrata di botte e murata...povera donna mamma mia !!!!!

    La pena di morte sarebbe la giusta punizione per questo uomo di merda

  • #4

    Mah!!! (lunedì, 11 novembre 2019 09:59)

    Ma quale pena di morte, tra poco forse sarà abolito pure l’ergastolo.