Corruzione, Concussione, Truffa...

“Se mi dai i soldi la pratica va avanti altrimenti…”.

 

Questa la forma di ricatto che alcuni dipendenti dell’Agenzia delle Entrate rivolgevano a chi si presentava con una cartella.

 

Vittime sia normali cittadini che liberi professionisti.

Anzi tra questi ultimi vi sono altri 18 indagati che in qualche modo erano entrati nel sistema di tangenti. A gestirlo un funzionario che riceveva “clienti” nel suo ufficio. Si faceva pagare per le pratiche da “sistemare”.

Il tutto però è stato ripreso e registrato dai carabinieri di Frosinone che questa mattina sono andati a colpo sicuro ed hanno arrestato il funzionario e gli altri due dipendenti.

 

Questi erano addetti al front office, esattamente il posto dove ogni utente va a chiedere informazioni.

 

Da li pescavano il loro “Pesce Giallo”, così denominavano le loro vittime. Da qui anche il nome dell’operazione che ha svelato un vero e proprio sistema di bustarelle che servivano a far andare avanti le pratiche di ogni tipo, accatastamenti, divisioni di proprietà, etc… Tutto poteva essere sistemato con una dazione di denaro.

Non c’era però una tariffa fissa per la mazzetta: ad ognuno veniva chiesto a seconda delle sue possibilità.

 

È vero però che per le pratiche più complesse si è arrivato a pretendere sino a 7 mila euro.

 

Non solo soldi anche regalie, buoni benzina, pranzi… se qualche professionista si dimenticava di andare a “sistemare” il suo debito con l’ufficio era lo stesso responsabile che lo chiamava al telefono: “come mai non sei venuto a farmi gli auguri? Oppure: “Non hai lavorato in questo periodo?”.

 

Le dazioni di denaro avvenivano anche a casa del funzionario. Ormai la faccenda era diventata quotidiana ed i responsabili non si facevano scrupolo di parlarne al telefono liberamente, anche con i propri congiunti.

 

Con questo sistema ognuno dei tre dipendenti infedeli ha messo in tasca cifre che vanno dagli 80 mila ai 100 mila euro. Stamane però per loro sono scattate le manette. Tre ordinanze di custodia cautelare (ai domiciliari). Più altre 19 denunce per diversi reati che vanno dalla corruzione, alla truffa aggravata.

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Commenti: 4
  • #1

    tutta ... (mercoledì, 13 novembre 2019 14:11)

    colpa degli extracomunitari.

  • #2

    ^^^ (mercoledì, 13 novembre 2019 14:26)

    che se li possano spendere in medicine.

  • #3

    Colpa dello stato (mercoledì, 13 novembre 2019 14:37)

    La colpa è dello stato che ha indotto i cittadini utenti che devono pagare o morire somme incredibilmente alte senza motivo ed i dipendenti infami che conoscendo queste difficoltà dei cittadini se ne stanno approfittando.

    Per esempio io avevo un debito di 1150 euro ben 10 anni fa ..da allora è diventato 11 mila.
    Ovviamente non ho pagato per 10 anni ed ora mi richiedono la somma originaria di 1150 euro.

    Ma a voi sembra normale che l agenzia delle entrate quale dovrebbe tutelarci sta diventando l'usuraio numero 1 in assoluto?

    Basta stato di merda adesso si che pago

  • #4

    Mah!!! (mercoledì, 13 novembre 2019 18:59)

    Possiamo dire che è l’unico ente dello stato che ha un potere straordinario rispetto agli altri... quello di attingere direttamente dalle tasche dei cittadini senza che questi possano rifiutarsi?