Incendio. Sopralluogo del Procuratore

Incendio al deposito di pellami Max Cezanne in via Armando Vona a Frosinone.

 

Ieri pomeriggio il sopralluogo del sostituto procuratore Samuel Amari e del capo della squadra mobile Flavio Genovesi.

 

Il sopralluogo sarebbe stato chiesto da alcune aziende interessate per verificare se alcuni locali potranno essere dissequestrati. La Tendocoperture per esempio non ha subito grossi danni ma siccome l'intero complesso è stato considerato inagibili ha dovuto interrompere l'attività produttiva.

 

Una  situazione che ha portato il titolare della ditta a grosse perdite di denaro proprio perché non ha potuto far fronte agli ordini richiesti.

 

Bocche cucite sull'esito di questo sopralluogo. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare il dissequestro quanto meno delle parti non interessate dall'incendio.

 

La struttura infatti è composta da due corpi uniti ed uno dei due non sarebbe stato interessato dalle fiamme.

 

Proseguono invece le indagini degli investigatori che si stanno concentrando sulla pista dell'incendio doloso.

 

Il deposito di pellami (Max Cezanne) da cui è originato il rogo è andato completamente distrutto.

 

Interessate dalle fiamme anche la New Plast che produceva buste di polietilene e la Eurocover che trasformava la carta in materia prima. I danni ammontano complessivamente ad oltre un milione di euro.

 

Entrambe vorrebbero almeno rientrare in possesso dei macchinari per continuare la produzione in altro loco. Anche per questo i titolari delle aziende danneggiate si sono rivolti all'avvocato Gianpiero Vellucci per essere rappresentati nelle opportune sedi.

 

Nei giorni scorsi il legale ha presentato istanza di dissequestro dei locali oltre alla richiesta di risarcimento danni nei confronti dei suoi assistiti.

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Commenti: 1
  • #1

    tempo perso (venerdì, 15 novembre 2019 10:37)

    Forse è solo una coincidenza ma abbiamo notato che dopo l'incendio delle MECORIS , mentre ARPA, ASL ed altri intensificavano il controllo dell'inquinamento ambientale la società VISCOLUBE in quei giorni ha sospeso l'attività, ebbene anche con questo nuovo incendio con il ripetersi dei nuovi controlli intensificati vediamo che la VISCOLUBE ha rallentato l'attività lavorativa, FORSE E' SOLO UN CASO, noi pensiamo che sarebbe giusto monitorare in modo serio ed approfondito la qualità dell'aria in quella zona per la tranquillità di tutti ed anche della VISCOLUBE