Corruzione. Appalti Pubblici Illegali

I lavori formalmente erano assegnati a diverse società.

 

Di fatto lavorava sempre lo stesso imprenditore.

 

20 persone sono state iscritte nel registro degli indagati.

Tra loro ci sono dipendenti pubblici ed imprenditori. I primi corrotti dai secondi che per vincere gli appalti erano disposti a tutto. Corrompevano i funzionari pubblici anche con telefonini e tartufi. Li avvantaggiavano nell’acquisto di una casa o assumevano parenti in società.

 

Il tutto per aggiudicarsi i lavori svolti presso gli uffici della corte d’appello di Roma, il rifacimento in tribunale penale del camminamento che collega le celle dei detenuti alle aule di udienza, la sistemazione degli impianti di climatizzazione e antincendio presso gli uffici della corte d'appello in via Giulio Cesare.

 

O quello per i servizi igienici. Dopo mesi di indagini questa mattina la guardia di finanza ha fatto scattare perquisizioni e sequestri a Roma, Napoli e Frosinone. Quattro le persone finite in carcere, dieci ai domiciliari (anche due funzionari ciociari), sei all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

La figura chiave era l’imprenditore Franco De Angelis. Questi in alcune gare aveva addirittura falsificato la sua data di nascita per cambiare identità e risultare quindi persona diversa da chi aveva già vinto altri appalti.

 

Gli appalti incriminati sono quelli assegnati dal 2013 e 2016. Tutti assegnati sempre con procedura d'urgenza e non con quella competitiva.

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Commenti: 3
  • #1

    antonio (venerdì, 22 novembre 2019 08:57)

    delinquenti fanno pagare a noi

  • #2

    Lettore (venerdì, 22 novembre 2019 10:14)

    Va bene tutto però io penso che se continua così la questione..gli unici a rimanere a lavorare saranno polizia guardia di finanza e carabinieri..il resto della popolazione sarà in carcere.

    Mi sembra troppa repressione in generale.
    Penso io

  • #3

    ... (venerdì, 22 novembre 2019 11:58)

    e pensi male.
    questa è realmente gentaglia da quattro soldi, marcia fino al collo, corrotta e corruttrice.