Operazione “Alta Moda”

Quattro ordinanze cautelari nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per i reati di contraffazione e ricettazione.

 

L’operazione, che porta la firma della guardia di finanza, è stata denominata Alta Moda.

Scoperto sul web un fiorente commercio di articoli di abbigliamento contraffatti che riproducevano illegalmente i marchi di note firme della moda italiana ed estera, ovviamente a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli di mercato.

 

I profili social di interesse si configuravano, infatti, come veri e propri negozi on line, dove veniva proposto ai potenziali clienti utenti del web l’acquisto di prodotti contraffatti. I pagamenti avvenivano attraverso l’accredito del denaro su carte di credito postali “Postepay” ovvero attraverso il sistema “PayPal”.

 

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, ha consentito, anche grazie ad indagini tecniche, di individuare due attività commerciali, ubicate nei Comuni di Frosinone e Napoli, utilizzate per il confezionamento dei capi di abbigliamento contraffatti, intestate a persone compiacenti riconducibili agli indagati.

 

Il continuo monitoraggio degli indagati ha poi consentito di rilevare i legami di due degli arrestati, peraltro già noti alla giustizia, con la criminalità organizzata campana.

 

Nonostante i vari sequestri effettuati dai Finanzieri fiuggini nel corso delle indagini, gli indagati hanno comunque proseguito l’illecita attività, aprendo nuovi profili social con nomi di fantasia ed utilizzando utenze intestate a persone inesistenti ovvero a persone straniere compiacenti.

 

Complessivamente, a conclusione dell’operazione, sono stati sequestrati 1.247 capi di abbigliamento, la cui successiva consulenza tecnica ne ha accertato la falsità, per un valore di mercato di circa 100 mila euro.

 

L’Autorità Giudiziaria, oltre alle misure cautelari personali, ha disposto il sequestro preventivo del denaro presente sui conti correnti intestati ai principali indagati e, qualora incapienti, il sequestro per equivalente di beni nella proprietà o disponibilità dei suddetti per un ammontare di 60.000 euro.

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