File Nei Negozi e Mascherine

Nell’immediatezza delle nuove disposizioni di governo qualcuno si è fatto prendere dal panico ed ha assaltato i supermercati.

 

È accaduto nella serata di ieri ad Anagni.

 

Nel centro commerciale 

aperto anche in orari notturni vi era la fila di persone pronte a comprare provviste quasi fosse in tempo di guerra. Così facendo però sono state violate proprio quelle disposizioni che servivano a mantenere le distanze tra gli individui e quindi evitare altri casi di contagio.

Già questa mattina la situazione si è normalizzata.

 

Poche le persone in giro o fare la spesa.

 

I negozi si sono adeguati alle misure di sicurezza.

 

Qualche fila c'era quindi, ma dovuta al fatto che all’interno poteva accedere solo un numero ristretto di persone. Gente con la mascherina in attesa fuori dei negozi e a distanza di sicurezza. Aumentate le richieste di spesa a domicilio per quei supermercati che offrono questo tipo di servizio. 

Da segnalare il caso di un centro commerciale.

 

Qui stamane vi erano molte persone in fila davanti alle casse.

 

Il personale addetto alla sicurezza è intervenuto per far rispettare le distanze ma è stato aggredito per fortuna solo verbalmente dalle persone in fila.

 

Insomma ci vorrà ancora un po’ prima che tutti capiscano l’importanza di cambiare qualche abitudine consolidata.

 

È quello che pensa anche il sindaco di Anagni Daniele Natalia (in foto) che è intervento in merito alla fila notturna davanti al supermercato: “La gente si è fatta prendere dal panico e non ha interpretato il messaggio di prudenza del provvedimento governativo. 

Quello che si doveva fare è solo di rispettare la distanza di sicurezza.

 

Le merci comunque continuano a circolare quindi quella di ieri sera è stata solo una azione emotiva”.

 

In ogni è sempre il sindaco a comunicare che la polizia locale sta eseguendo tutti i controlli nei locali per verificare che non vi siano assembramenti.

 

In mattinata riunione con comandate dei vigili ed i capi settore del comune.

 

Di qui la decisione di sospendere il mercato settimanale così come accaduto in altri centri della provincia. 

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