Tentato Omicidio

Uno viene maltrattato. gli amici organizzano la spedizioni punitiva.

 

La punizione sarebbe consistita nell'incendio del negozio.

 

Poi l'aggressione e quindi l'investimento del reo.

Investimento che per solo fortuna non ha avuto più gravi conseguenze. I vari episodi si sono susseguiti nel maggio dello 2019. Nei giorni scorsi si sono concluse le indagini relative all'attentato incendiario ad una vetreria in via Armando Fabi a Frosinone.

 

Due gli indagati che al momento debbono rispondere anche di tentato omicidio. Si tratta di Ernesto Barile di Frosinone e Gerardo Pisani di Ceccano pluripregiudicati. Secondo quanto raccolto dagli investigatori tutto sarebbe nato dal fatto che un amico albanese aveva riferito loro di essere stato maltrattato in un bar da uno dei vetrai.

 

Da lì era scattata la spedizione punitiva alla quale avrebbe partecipato una terza persona ancora latitante. Tre gli episodi che sarebbero stati contestati a Barile e Pisani: l'attentato incendiario alla vetreria l'aggressione, il tentato investimento ad uno dei vetrai ed il fuoco appiccato alla loro vettura dopo averla cosparsa di benzina Fortunatamente i due fratelli che si trovavano all'interno dell'abitacolo erano riusciti a scappare.

 

Barile va detto era stato arrestato dopo due mesi, successivamente difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli era stato posto ai domiciliari. Gerardo Pisani difeso dall’avvocato Marco Maietta è stato arrestato successivamente ed ha scontato 45 giorni di carcere, poi è tornato in libertà.

 

La procura nonostante il Riesame avesse riqualificato il reato in lesioni gravi e tentata violenza privata, continua a contestare ai due indagati il tentato omicidio. I due vetrai parti offese in questa vicenda sono rappresentati dall'avvocato Antonio Ceccani.

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