Bullismo. Quattro giovani Indagati

Bullismo in un istituto superiore di Ferentino.

 

4 ragazzi tra cui un minorenne indagati dalla procura.

 

A presentare la denuncia querela il padre di un

giovane di 17 anni che sarebbe stato oggetto di comportamenti persecutori da parte degli indagati.

 

ll ragazzino aveva raccontato al padre che a scuola i compagni di classe gli lanciavano addosso l'astuccio ed altri oggetti poi gli rubavano i soldi che aveva all'interno dello zaino e gli avevano anche rotto il lunotto della sua citycar una sera che si trovava ad una festa.

 

Un'altra volta addirittura si erano parati davanti alla piccola utilitaria per evitare di farlo passare. una situazione che aveva provocato nel giovane un forte stato depressivo. Il diciassettenne ormai aveva anche paura di entrare in classe il padre a seguito di tali fatti si è presentato presso lo studio dell'avvocato Antonio Ceccani per avere giustizia.

 

A conclusione dell'indagine il pubblico ministero Samuel Amari aveva chiesto l'archiviazione perché a suo dire si trattava di normali antipatie che si vengono a creare all'interno di una classe ma il legale ha impugnato la richiesta di archiviazione sostenendo invece che c'erano tutti gli elementi per poter trascinare sotto processo i 4 studenti.

 

Il giudice Antonello Bracaglia Morante ha accolto tale richiesta e il prossimo 17 luglio si riunirà in camera di consiglio per decidere se trascinare alla sbarra gli indagati o chiedere una proroga delle indagini.

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Commenti: 6
  • #1

    Lettore (giovedì, 02 luglio 2020 17:23)

    Mi dispiace leggere di questi articoli,sono padre anche io e se fosse vero quanto raccontato allora bisogna intervenire. Ma i genitori degli altri ragazzi se appurato che qualcosa i propri figli facevano al ragazzo, du sberle no?

  • #2

    La scuola (giovedì, 02 luglio 2020 18:04)

    Succedevaon le stesse cose hai miei tempi eppure ci siamo fatti le ossa..... Mi dispiace di quello che succede ma prima di querelare......... Mah


  • #3

    Docente (venerdì, 03 luglio 2020 06:20)

    A volte in classe dobbiamo fare anche da genitori. purtroppo alcuni ragazzi provengono da famiglie dove non si insegna l'educazione ma la prepotenza. Spero per questi bulletti una pena esemplare tipo 12 mesi al servizio dei più deboli e per i loro genitori un corso su come educare i figli

  • #4

    Lettore (venerdì, 03 luglio 2020 06:48)

    Ai miei tempi i maestri veramente facevano da genitori,tanto che se ci davano una tirata di orecchie o una strigliata ai capelli x non dire altro loro erano sempre rispettati e credibili. Se si diceva ai propri genitori " oggi la maestra mi ha toccato" non si finiva neanche la frase che ti arrivava da parte dei genitori una avvinghiata o altro xchè ai tempi si diceva che se la maestra si era arrabbiata sicuramente tu avevi fatto qualcosa. Tocca oggi un ragazzo, x lo meno ti ritrovi davanti i genitori i nonni e gli zii.

  • #5

    ivo (venerdì, 03 luglio 2020 09:18)

    a me ricordo che me ne facevano di tutti i colori alle elementari solo perche' un po timido,lo dicevo alle maestre e loro non facevano nulla,poi un giorno andai a reagire ma purtroppo esagerai e un calcio che volevo dare al sedere spostandosi lo presi con forsa ai testicoli,svenne e fu operato,ed io sospeso,insomma maziato e cornuto,non solo bullizzato per anni ma poi una volta che ho reagito un po...sospeso ha ha ha ...pero' al rientro mi piaceva anche se stavo cmq zitto al mio posto ero il capo.

  • #6

    cittadino incazz.......... (venerdì, 03 luglio 2020 09:18)

    questi episodi non fanno altro che riflettere ancora oggi c e una forte presenza di ragazzi/e che fanno i bulli prendendosela coi piu fragili. se io da ragazzo andavo a scuole e avrei detto o fatto qualcosa di diverso prendendomela con un compagno di classe il primo a prendermi a schiaffi o a calci in culo era mio PADRE. guai se avessi risposto male alla maestra o al Professore. ecco io penso che la famiglia dovrebbe controllare e educare i figli a comportarsi meglio e fondamentale per evitare queste cose. siamo solidale con quel ragazzo che ha subito questi fatti angosciosi.