Senza Cibo. Dorme in Bagno. Esce solo per Prostituirsi

L’ha “acquistata”.

 

Poi l’ha costretta a prostituirsi con l’uso della violenza e minacciandola costantemente di morte.

 

Le sottraeva tutto il ricavato della attività di meretricio.

 

La ragazza era obbligata a

vivere in condizioni ai limiti della sopravvivenza, rimanendo per giorni senza cibo, ridotta a dormire rinchiusa in un piccolo bagno con l’obbligo di rassettare l’appartamento dell’uomo. Le era consentito di uscire solamente per essere accompagnata nel luogo dove doveva prostituirsi, vestita con abiti succinti e munita di preservativi.

 

Lui, l’albanese, aveva acquistato una postazione dove farle esercitare l’attività del meretricio nella zona industriale di Frosinone da uno dei personaggi arrestati lo scorso 27 luglio nell’ambito di una parallela attività di indagine svolta nella zona del frusinate.

 

La vittima, costantemente oggetto di violenze e minacce di morte, era stata privata dei documenti, del passaporto e di tutto il denaro frutto dell’attività di prostituzione da parte del suo sfruttatore il quale la controllava costantemente onde accertarsi che si prostituisse.

 

La triste vicenda si è conclusa ieri sera con l’esecuzione della misura cautelare emessa nei confronti del cittadino albanese. Questi è stato rintracciato ed ammanettato nei pressi di Caserta dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone.

 

L’uomo è gravemente indiziato di far parte di un sodalizio, operante nella zona di Frosinone e nel casertano, professionalmente dedito al reclutamento di giovani donne straniere avviate al circuito dello sfruttamento della prostituzione.

 

La posizione dell’albanese, gravato di numerosi precedenti di polizia nonostante la giovane età, era al vaglio del Procuratore della DDA di Napoli, funzionalmente competente in ragione dei reati contesti di riduzione in schiavitù e rapina, reati commessi dal soggetto destinatario della misura cautelare avendo indotto alla prostituzione una giovane donna dopo averla “acquistata” da un altro soggetto in via di identificazione.

Scrivi commento

Commenti: 9
  • #1

    tempo perso (mercoledì, 05 agosto 2020 14:46)

    Galera per 20 anni, rinnovabili per altri 20

  • #2

    Si (mercoledì, 05 agosto 2020 15:00)

    Anche I clienti...

  • #3

    cittadino incazz.......... (mercoledì, 05 agosto 2020 17:07)

    mi associo oltre a loi anche i clienti, poi vedrete se finisce questo sfruttamento di queste povere ragazze.

  • #4

    Fabio R. (mercoledì, 05 agosto 2020 19:29)

    Un calcio in culo e rispeditelo in Albania altrimenti fra qualche giorno sarà di nuovo in attività

  • #5

    Io!! (mercoledì, 05 agosto 2020 21:41)

    Chi va’ con queste poveracce merita galera, tanto quanto l’albanese di merda.
    Sono sullo stesso piano!!

  • #6

    Vero (giovedì, 06 agosto 2020 07:43)

    Se la notizia fosse vera, uno non ci dovrebbero essere avvocati pronti a difenderlo, due lo dovrebbero appendere x le palle dandogli come cibo acqua cipolla e un po di pane.

  • #7

    Monica Turriziani (giovedì, 06 agosto 2020 19:00)

    Tanto con le nostre leggi gia sara fuori

  • #8

    Clienti (venerdì, 07 agosto 2020 17:07)

    Sempre alla ricerca è facile individuali poi vediamo magari anche chi sta dietro questo omino albanece

  • #9

    Cocorita (mercoledì, 12 agosto 2020 09:47)

    Ci stanno alcune cave abbandonate in zona Morolo,perché non lo portiamo lì con un anella catena al collo e al piede con una bella mazza da 20kg a spaccare i sassi.Siamo umani un po'in però giorno di riposo Natale e Pasqua