Trisulti e l'Arresto di Bannon

Steve Bannon arrestato per frode.

 

La notizia arriva dagli Stati Uniti.

 

Secondo le imputazioni, Bannon e i tre soci "hanno escogitato una truffa ai danni di centinaia di migliaia di donatori".

Hanno raccolto 25 milioni di fondi per la costruzione del muro tra Usa e Messico. Fondi che però avrebbero utilizzato per fini personali. L’associazione sovranista di Bannon è la stessa che si è aggiudicata la concessione della Certosa di Trisulti. Proprio qui infatti sarebbe dovuta nascere la scuola sovranista.

 

Ora l’arresto di Bannon riapre anche le tantissime polemiche che riguardano proprio Trisulti. Qui il ministero dei beni culturali ha aperto la procedura di revoca della concessione. L’associazione, la DHI, riconducibile a Bannon, si è opposta, ricevendo sentenza favorevole dal TAR di Latina nei mesi scorsi.

 

La vicenda giudiziaria è ancora in corso: il MiBACT ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato mentre il presidente della DHI, Benjamin Harnwell, è indagato dalla Procura di Roma per falso e turbativa d’asta.

 

La DHI, sprovvista dei requisiti richiesti dalla concessione (come l’esperienza quinquennale nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale), è in mora per il versamento della quota dovuta di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura (di soli 100 mila euro) che sostituisce ogni forma di canone.

 

Il cantiere di restauro della Sala Capitolare, degradata e inaccessibile per la mancata manutenzione, è stato aperto solo grazie alle somme dell’Art Bonus e a un finanziamento della Regione Lazio.

 

Della vicenda se ne è occupata oggi anche la funzione pubblica della Cgil: “Con l’arresto per frode di Bannon, - dicono - torna di attualità il tema delle concessioni.

 

La Certosa di Trisulti, plesso medioevale di 800 anni nel cuore della Ciociaria, è il simbolo di decisioni politiche a cui viene sottomessa la gestione dei beni dello Stato a cui, in questo caso specifico, si aggiungono l’opacità delle finalità dell’associazione e della sua effettiva collocazione nel quadro politico.

 

Trisulti, come i tanti tesori artistici e architettonici del patrimonio pubblico di tutti noi, non può e non deve essere ceduta a privati per scopo diverso dalla sua tutela e valorizzazione. Il sistema politico provveda a rettificare la stortura in atto e a restituire alla cittadinanza un gioiello del nostro patrimonio culturale”.

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