11 aziende ispezionate e sanzionate dai carabinieri.
Motivo?
Mancato rispetto delle normative anti Covid.
In particolare
i militari hanno riscontrato la carenza di misure di informazione e di prevenzione rispetto al rischio epidemiologico. In una di queste vi erano lavoratori in nero. Subito scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, poi revocato per l’avvenuta regolarizzazione dei lavoratori interessati.
Tre lavoratori su sei, senza alcun contratto di lavoro. Tra questi due extracomunitari con permesso di soggiorno, ed una percettrice di reddito di cittadinanza. Nei suoi confronti, poiché impiegata da un solo giorno ed avendo per legge un termine di 30 giorni per notiziare l’INPS, è stata richiesta la revoca del beneficio.
I controlli sono stati eseguiti ad Anagni, Fiuggi, Sora ed Atina. Hanno interessato un’ attività di grande distribuzione organizzata di prodotti per la casa e l’igiene, due siti e/o punti vendita di un’azienda multinazionale che opera nei servizi di ristorazione per chi viaggia.
Interessato anche un ipermercato di una nota catena, due stazioni di servizio, una macelleria, un’attività di commercio di calzature ed una di abbigliamento, un’attività di vendita al dettaglio di frutta e verdura, nonché un panificio e tavola calda.
Nel complesso sono state elevate 14.520 euro di sanzioni amministrative.
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Sempre nell’ambito di controlli tesi al rispetto delle norme anticovid i carabinieri di Cervaro hanno sorpreso all’interno di un cortile antistante l’abitazione, tredici persone, tutte di nazionalità rumena e di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, che si erano riunite per un momento conviviale a base di musica ad alto volume.
Nella circostanza, i partecipanti non rispettavano la distanza di sicurezza interpersonale prevista dal DPCM in vigore. Tutti sanzionati con 400 euro di multa ciascuno.
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cittadino incazz.......... (mercoledì, 10 febbraio 2021 07:25)
perche noncontrollate i bar che prendono i soldi poi prendono gli alimenti da dare ai clienti le rispettano le norme igieniche ? poi rompono i coglioni se stanno chiusi. fate bene a controllare grazie ai Carabinieri dei nas.
Loredana (mercoledì, 10 febbraio 2021 08:25)
Ci sono molte persone che percepiscono reddito di cittadinanza, bonus dal comune e lavorano in nero.
Persone che hanno avuto case popolari e hanno redditi da lavoro in nero, percepiscono, di conseguenza tutti i benefici per i figli iscritti all'Università. Sono soprattutto stranieri i cui genitori non hanno versato per anni e anni tasse e contributi Gescal e altro. Posti di lavoro? Crearli assumendo più giovani nella Finanza x fare più controlli.
... (mercoledì, 10 febbraio 2021 13:06)
E ti pare che qualcuno non tirava in ballo gli stranieri...