Dai domiciliari direttamente in carcere.
Si perché l'anno scorso aveva picchiato la moglie e l’aveva minacciata anche con un’arma da taglio.
Per questo era finito
prima in carcere in provincia di Chieti e poi ai domiciliari a Napoli. Qui, non poteva avere alcun contatto diretto o telefonico con persone esterne all’abitazione dove stava scontando la pena. Nonostante ciò, lui, un 49enne di Sant’Elia Fiumerapido, ha continuato a chiamare e minacciare la moglie.
La successiva denuncia di lei ha nuovamente aggravato la sua posizione. I carabinieri, infatti, in esecuzione di un’ordinanza del Gip del tribunale di Cassino, lo hanno ristretto presso il carcere di Napoli.
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un lettore (venerdì, 09 luglio 2021 07:04)
ma dico io quando finisce una storia e finita punto e basta. "rassegnazione"
Mah (venerdì, 09 luglio 2021 18:38)
Pure lei chiudi il telefono.
Maria Emilia (sabato, 10 luglio 2021 14:15)
Ma vale la pena perdere la libertà per una donna? anche se è la donna più desiderabile di questo mondo? Pensaci 49 enne di sant'Elia!
cinico (sabato, 10 luglio 2021 14:30)
Vedi Emilia, per una donna, una vera DONNA, ad esempio una come Te, beh, io perderei pure la testa! Per tutte le altre, ad esempio per quelle accanite divoratrici di ricette per cucina della Parodi ed ostinatissime inservienti della D'Urso, magari eviterei.
Eheh!