Processo Willy. Accuse Reciproche

Si dichiarano tutti estranei alla morte di Willy ed anzi si accusano a vicenda.

 

Questo, in sintesi, l’udienza di oggi presso il tribunale di Frosinone.

 

Marco Bianchi dice 

di non aver sferrato lui il calcio al petto di Willy. Il fratello Gabriele afferma di non aver toccato proprio il giovane cuoco di Paliano. Anzi, punta il dito su Francesco Belleggia. A suo dire è stato lui a sferrare il colpo mortale a Willy.

 

"Quella sera - ha dichiarato l'imputato - Belleggia piangeva in caserma ed ha accusato noi quando invece è stato lui a colpire Willy più volte”. Sul banco dei testimoni è poi salito proprio Francesco Belleggia, l'unico dei 4 imputati che si trova agli arresti domiciliari. L'imputato ha raccontato la sua versione.

 

Ha dichiarato di essere stato convinto quella sera da alcuni suoi amici ad andare a Colleferro. Dopo la mezzanotte all'interno del locale "Il Due Di Picche" incontra Mario Pincarelli ed Omar Cerquozi. Pincarelli fa apprezzamenti ad alcune ragazze. Belleggia chiede scusa a nome di Mario.

 

Poi vede Federico Zurma e questo comincia a fissarlo e ad insultarlo. (notizia in aggiornamento)

A quel punto Belleggia gli da una spinta. Zurma cade per le scale. Li nasce la colluttazione.

 

Altri presenti provocavano Belleggia che si sente in minoranza. Così l’amico che era con lui chiama i Bianchi.

 

Al loro arrivo subito Marco da un calcio prima al collo e poi al petto di Willy.

 

Al primo calcio Willy si rialza; al secondo rimane in terra. Poi subentra anche Gabriele e lo hanno riempito di calci e pugni. Quindi fuggono. Belleggia si infila nella macchina dei Bianchi. 

 

Poi è stata la volta di Pincarelli il quale ha voluto fare solo dichiarazioni spontanee senza rispondere alle domande. Lui si è detto estraneo ai fatti: “Willy non lo ho toccato”. Conferma però che quel giorno aveva anche bevuto.

 

All’uscita dal tribunale molti i giornalisti che si sono avvicinati agli avvocati e ai familiari presenti.

 

Alla mamma di Willy qualcuno ha chiesto se ha mai pensato di perdonare.

 

“Quando vedrò il pentimento nei loro occhi forse potrò pensare anche al perdono”.

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