Ragazzo Accoltellato. Denunciato 14enne

Frosinone. Ha un nome e un volto l'aggressore del minorenne accoltellato sabato sera sul marciapiede di Corso della Repubblica nella parte alta della città.

 

Si tratta di 

un 14enne albanese che adesso è stato denunciato per lesioni dolose gravi. Tutto sarebbe avvenuto a causa di una lite per futili motivi. Ad un tratto uno dei due ha tirato fuori un coltello ed ha ferito l’altro.

 

Ora l'adolescente, ferito con l'arma da taglio all'addome, anche lui quattordicenne si trova ricoverato presso l'ospedale Spaziani di Frosinone. Le sue condizioni non sono gravi. Il coltello, infatti, non avrebbe toccato organi vitali. 

Le indagini sono state avviate dagli agenti della Squadra Mobile già nella serata di sabato sera.

 

Domenica poi è stato lo stesso giovane, accompagnato dal padre a recarsi in questura e autodenunciarsi.

 

Il fatto seppur non abbia avuto gravi conseguenze ha messo in allarme tutta la comunità.

 

Lo stesso sindaco di Frosinone, attraverso il comando della Polizia Municipale, sta per attivare un progetto sulla sicurezza urbana, che presterà particolare attenzione alla repressione dei fenomeni del bullismo, oltre che della diffusione e dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti tra le fasce giovanili della popolazione, con particolare riferimento alle piazze e alle aree pubbliche, nel corso dei fine settimana. 

“I controlli e le misure volte all’accertamento dei reati anche all’interno del mondo giovanile – ha dichiarato il sindaco, Nicola Ottaviani – sono utili non soltanto sotto il punto di vista della prevenzione, ma anche per garantire la giusta serenità e tranquillità a quelle migliaia di ragazzi che si svagano o si divertono correttamente.

 

Nell’occasione, potendo contare anche sul sostegno degli operatori della Polizia municipale, oltre che delle altre forze dell’ordine, è importante tenere alta l’attenzione verso qualsiasi forma di sopruso o violenza, segnalando, se occorre, l’uso o il possesso di armi, più o meno improprie, da parte di coetanei che meritano le più severe sanzioni, penali e morali, previste dal nostro ordinamento e dalla coesione sociale”.

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