Madre Degenere. Prende i Soldi dal Marito e Dallo Stato. Ma non si Cura del Figlio Disabile

Percepiva l'accompagno del figlio disabile e l'assegno di mantenimento dell'ex convivente.

 

Tuttavia la signora non si interessava affatto del figlio.

 

Il ragazzino, infatti, era ricoverato presso una struttura di Civitavecchia a

causa di una grave disabilità (era nato cieco, sordo e non aveva alcuna capacità cognitiva). Il legale Maurizio Muffato che ha preso le difese del marito a seguito di alcune indagini avviate sulla donna ha scoperto che i soldi che lei prendeva dal marito li utilizzava soltanto per sé. 

 

Il figlio, tra l’altro, non lo andava mai a trovare. La vicenda parte alcuni anni fa quando i due decidono di mettere al mondo un figlio. Ma il ragazzino era nato con una malattia rarissima che lo costringeva allo stato vegetativo.

 

Dopo qualche tempo i due si separano e cominciano le prime schermaglie per l'assegno di mantenimento al figlio malato. La donna trascina l'ex in tribunale. In primo grado l'uomo viene condannato. Gli viene pignorato lo stipendio e la liquidazione.

 

Ma l’avvocato difensore ha continuato la sua battaglia legale per dimostrare che il suo assistito non era un padre indegno che si disinteressava del figlio. La svolta è arrivata quando il tribunale dei Minori nomina un amministratore di sostegno a causa della latitanza della madre nei confronti del figlio. 

 

Il legale Muffato è ricorso in Appello sostenendo che il padre pur volendo non poteva fare nulla per il figlio. Inoltre non doveva mantenerlo poiché ricoverato in stato permanente presso la struttura ospedaliera e in uno stato vegetativo che gli precludeva qualsiasi rapporto con il figlio.

 

Nei giorni scorsi la corte di Appello di Roma ha pronunciato la sentenza di assoluzione nei confronti dell'uomo.

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